Ecoreati: protocollo procura Lamezia Terme-Arpacal per reprimerli

lamezia-tribunale-680Catanzaro – Un piu’ efficace coordinamento tra gli enti che, a vario titolo, si occupano di protezione dell’ambiente e, nello specifico, di lotta agli ecoreati introdotti dalla legge 68/2015 nel Testo Unico sull’Ambiente. E’ questo l’obiettivo che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme (Cz) ha inteso raggiungere con la stipula di un protocollo d’ intesa in materia di reati ambientali, che ha visto prima firmataria l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal), rappresentata dal direttore del Dipartimento di Catanzaro, Clemente Migliorino, delegato dal commissario dell’agenzia ambientale calabrese, Maria Francesca Gatto. “Il protocollo – spiega un comunicato dell’agenzia – prende spunto da una importante novita’ introdotta dalla legge sugli ecoreati. Gli organi di polizia giudiziaria, infatti, possono, in specifici casi in cui il reato ambientale sia una contravvenzione e che l’illecito non abbia provocato un pericolo di danno concreto verso l’ambiente, imporre delle prescrizioni al contravventore affinche’, ripristinando le originarie condizioni ambientali, possa evitare che il procedimento penale incardinato presso la Procura prosegua e, quindi, giunga ad una condanna. Il procedimento penale viene sospeso con l’iscrizione della notizia di reato; il reato stesso si estinguera’ quando il contravventore avra’ adempiuto alle specifiche prescrizioni della polizia giudiziaria e, di conseguenza, pagato una sanzione pecuniaria ridotta pari ad un quarto dell’ammenda totale”.

“In questo specifico procedimento – si sottolinea nel comunicato – che tende anche ad alleggerire il carico processuale per alcuni reati ambientali, interviene il ruolo dell’Arpacal che, in quanto ente pubblico specializzato nella materia ambientale, e’ stato chiamato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme a verificare ed approvare, tecnicamente asseverare, le prescrizioni che la polizia giudiziaria imporra’ al contravventore. La legge sui cosiddetti ecoreati, infatti, prevede che la prescrizione da impartire debba essere asseverata tecnicamente dall’ente specializzato competente nella materia trattata. L’Arpacal, quindi, cosi’ come gia’ avviene nelle giurisdizioni di altre procure calabresi, tra cui quella di Reggio Calabria e Cosenza, e’ stata chiamata a svolgere per la Procura di Lamezia Terme quel ruolo di ente tecnico specializzato che esprime un giudizio scientifico di merito sulle specifiche prescrizioni, eventualmente suggerendone di piu’ efficaci, per garantire la tutela ed il ripristino della condizione ambientale “ex ante””. “Diventa sempre piu’ stretta – ha commentato il Commissario dell’Arpacal, Maria Francesca Gatto – la collaborazione che la nostra Agenzia presta alle Forze dell’ordine e, piu’ in generale, all’Autorita’ Giudiziaria, confermando il suo ruolo di ente di supporto tecnico-scientifico per la materia ambientale. Non a caso la recente legge 132/2016 che istituisce il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), prevede un migliore coordinamento con le Procure”.