Lamezia: corruzione aeroporto, 3 arresti e 18 indagati

conferenza-sacal-proLamezia Terme – E’ approdato stamane il primo risultato delle indagini investigative condotte dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme che hanno portato all’arresto, su ordinanza di custodia domiciliare emessa dal Gip presso il Tribunale, Valentina Gallo, dei vertici della Sacal s.p.a., società di gestione dell’aeroporto internazionale a prevalente partecipazione pubblica, annunciato dal Procuratore della Repubblica Salvatore Curcio nel corso di una conferenza stampa convocata alle ore 11:00 presso il Palazzo di Giustizia.
Il provvedimento restrittivo ha raggiunto il Presidente della Sacal, Massimo Colosimo, il Direttore Generale, Pierluigi Mancuso e la Dirigente dell’ufficio legale e affari generali, Ester Michienzi.
Ben dodici le richieste di applicazione della misura interdittiva della sospensione dai pubblici uffici nei confronti di altrettante persone sottoposte ad indagini preliminari,data la loro qualità di pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio, e in attesa di interrogatorio innanzi al Gip.
Le indagini dell’operazione denominata “Eumenidi” sono state condotte  dai militari del gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme (Cz) e dagli agenti della Polizia di frontiera nel locale aeroporto internazionale e cordinate  dai sostituti procuratori Marta Agostini e Giulia Maria Scavello, ed  hanno accertato la commissione di delitti contro il patrimonio.

Da ipotesi di peculato, concretizzatisi in viaggi, pranzo e soggiorni di lusso per scopi personali a spese del bilancio della Sacal all’irregolare gestione del progetto “Garanzia Giovani” mediante artificiosi interventi sulle procedure di selezione dei tirocinanti, ed ancora dall’affidamento di consulenze “fantasma” per diverse migliaia di euro, a irregolari selezioni di personale per incarichi affidati a soggetti risultati essere in possesso di requisiti inferiori rispetto ad altri concorrenti esclusi.
L’attività investigativa, che ha accertato il perpetrarsi di ipotesi di reato quali peculato, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso d’ufficio, falso in atto pubblico e millantato credito, è stata svolta mediante la copiosa acquisizione documentale e l’attività di intercettazione telefonica e ambientale, ed ha confermato un contesto di malaffare nella amministrazione della spesa pubblica e una gestione clientelare, col consenso di esponenti della politica locale ,del mercato del lavoro nel nostro territorio. Complessivamente sono ben 21 le persone iscritte nel registro del indagati nell’ambito della inchiesta. Oltre a Colosimo, Michienzi e Mancuso sono indagati Mileto Sabrina, Astorino Angelina, Silipo Luigi, Gatto Giuseppe, Noto Floriano Rosario Pietro, Mancuso Giuseppe Vincenzo, Bruno Vincenzo, Mancini Giuseppe, Siniscalco Floriano, Ionà Emanuele, Buffone Francesco, Scalzo Bruno Vincenzo, Bevilacqua Gianpaolo, Mignucci Roberto, Mendicino Marcello, Clerico’ Pasquale, Saracco Ferdinando, Torquato Pasquale.
Mara Larussa

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