Sicurezza alimentare: macelleria abusiva nel Reggino, 3 denunce

macelleria-palizziReggio Calabria – Avevano attivato un’intera filiera di macellazione clandestina e di vendita di carni abusiva, priva di ogni controllo sanitario e, quindi, potenzialmente pericolosa per la salute pubblica. Per questo militari in servizi nella Stazione Carabinieri Forestale di Brancaleone (Rc), coadiuvati dai colleghi della stazione di Locri, hanno denunciato a piede libero tre persone.L’indagine e’ partita seguendo la segnalazione di alcuni casi di brucellosi, lamentati nel territorio di Palizzi (RC) e ipotizzati come riconducibili al consumo di prodotti caseari infetti acquistati in un’azienda zootecnica. Procedendo a un controllo nell’ azienda, insieme ai medici veterinari dell’Azienda Sanitaria Provinciale, i Carabinieri hanno scoperto un allevamento totalmente abusivo. Molti dei 124 capi caprini presenti risultavano, infatti, non regolarmente registrati nella banca dati nazionale. Alcuni capi, inoltre, risultavano di proprieta’ di altri allevatori che ne avevano denunciato lo smarrimento, e che invece il titolare dell’azienda dichiarava di aver comprato dal proprietario di un allevamento ovino nonche’ titolare di una macelleria della zona. Ed e’ nell’allevamento di quest’ultimo che i militari, in un capannone fatiscente, adibito a ricovero degli animali, era stato allestito un vero e proprio mattatoio abusivo, senza il minimo rispetto del buonsenso e degli animali, prima ancora che delle norme igieniche prescritte dalla legge. Tredici animali tra capretti ed agnelli erano stati appena macellati, mentre altre tre carcasse di agnello gia’ pronte per la vendita erano dentro una cella frigorifera, unitamente a dodici teste e ventotto zampe di maiale e circa 30 kg fra di grasso suino e pelli di ovini, tutti privi del benche’ minimo segno utile che ne permettesse la tracciabilita’. Sul posto c’era un giovane intento a svolgere tutte le fasi di macellazione e preparazione alla vendita. In una sala attigua, altri trentasei animali tutti di dubbia provenienza, tra capretti ed agnelli, aspettavano la loro sorte ormai segnata. Tutto il bestiame, sia quello vivo che morto, e’ stato posto sotto sequestro.

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