1 Maggio: Cgil-Cisl-Uil ai giovani, “cambiamo la Calabria”

sindacati-bandiere-450Catanzaro – “Non e’ stata una sorpresa, purtroppo, il dato di Eurostat sulla disoccupazione giovanile in Calabria. Basta parlare con i lavoratori, le loro famiglie o andare ogni giorno sui pochi luoghi di lavoro, nei supermercati, per le strade, nelle fermate degli autobus, nelle stazioni ferroviarie della Calabria per capire quello che sta avvenendo nella nostre regione. Una ripresa di un’onda migratoria dalla Calabria verso le regioni del Nord Italia e nord Europee in cerca di lavoro e di futuro, una ripetizione in chiave moderna di quella migrazione da noi gia’ vissuta nel 900. La cosa che fa piu’ male, oggi, e’ quella di perdere le nostre risorse migliori, i nostri giovani, laureati e non. La cosa piu’ grave e’ questa”. Lo affermano i segretari regionali calabresi di Cgil, Angelo Sposato, Cisl, Paolo Tramonti, e Uil, Santo Biondo, alla vigilia del primo maggio.
“Prima emigravano i padri per dare un futuro ai figli ed alle loro famiglie – aggiungono – oggi se ne vanno i giovani, rassegnati e sfiduciati per mancanze di prospettiva, di visione, di futuro, di un lavoro che manca. Aver reso precario il lavoro in questi anni e’ stato letale per il Paese e per i giovani. Per queste ragioni Cgil Cisl Uil della Calabria rivendicano un piano nazionale e regionale per lo sviluppo ed il lavoro, richiamando alle responsabilita’ le istituzioni e la classe dirigente”.

“Una classe dirigente – secondo i segretari delle organizzazioni sindacali – che vive nelle stanze chiuse dei palazzi ovattati, che ha perso il racconto e la connessione con con la gente, che ha perso la prospettiva ed una visione verso il Sud, verso la Calabria, che non ha un orizzonte. Una classe dirigente nazionale e regionale che non ha capito che rischia di perdere la sua battaglia contro l’antistato, che rischia di fare il regalo piu’ grande alla ‘ndrangheta che andrebbe combattuta partendo da un piano per lo sviluppo e per il lavoro. A questa rassegnazione Cgil Cisl Uil della Calabria non ci stano e faranno di tutto nei prossimi mesi perche’ nella nostra regione si possano alimentare i fermenti per una nuova stagione di lavoro e legalita’. Per questo e’ arrivato il momento di avviare una mobilitazione unitaria con le forze sane della Calabria, le associazioni, le scuole, i giovani, per riportare al centro i temi del lavoro, dello sviluppo, della salute, del territorio. E proprio ai giovani calabresi vogliamo rivolgere un appello, quello piu’ caro per questo primo maggio. Non rassegnatevi all’idea che tutto e’ perduto nella nostra terra di Calabria, perche’ e’ ancora possibile cambiare, abbiate fiducia in voi, nelle vostre capacita’, denunciate quando vedete e subite vessazioni ed ingiustizie e lottate contro ogni forma di illegalita’, battetevi perche’ vi si riconosca il merito. Il 1 maggio e’ la festa dei lavoratori”.
Cgil Cisl Uil Calabresi saranno presenti alla manifestazione nazionale che si svolgera’ a Portella della Ginestra dove 70 anni fa ci fu l’eccidio dei lavoratori che manifestavano per il pane e per il lavoro. “Una festa tradizionalmente molto sentita in tutti i nostri territori – sottolineano i segretari – nonostante le difficili condizioni di contesto caratterizzate dal dramma del lavoro che non c’e’. Ma proprio per onorare e ricordare chi si e’ battuto per il pane ed il lavoro abbiamo il dovere di manifestare affinche’ questa giornata, questo 1 maggio ridiventi un giorno di ricordo, di fiducia e di speranza, di futuro e ripartenza. Per queste ragioni – concludono i sindacalisti – auguriamo a tutti le lavoratrici, ai lavoratori e alla Calabria un Buon 1 maggio”.