Editoria: Fnsi, decreto ammortizzatori sociali risposta parziale

RoSedeFnsi60x40ma – “Il decreto legislativo sugli ammortizzatori sociali nel settore editoriale, approvato oggi dal governo, e’ una risposta parziale e non esaustiva alle criticita’ del comparto. Se l’obiettivo della legge di riforma dell’editoria era il riordino e il rilancio del settore, non puo’ dirsi ancora raggiunto. E’ rimasto fuori, nonostante gli impegni, il tema dell’occupazione e della lotta al precariato, sul quale non si intravede all’orizzonte alcuna inversione di tendenza”. Lo afferma in una nota Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi, per il quale “e’ auspicabile che la volonta’ di avviare un tavolo di confronto su questo specifico argomento, manifestata piu’ volte dal ministro con delega all’editoria, Luca Lotti, si trasformi al piu’ presto in segnali tangibili. E’ sicuramente necessario chiudere gli stati di crisi e i piani di ristrutturazione avviati negli anni passati, ma non si puo’ pensare – come i decreti attuativi finora approvati autorizzano a fare – che il futuro del settore siano il ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali e il lavoro senza diritti, senza tutele e senza garanzie”. Lorusso aggiunge “per tenere alta l’attenzione sulla necessita’ di mettere in campo misure per contrastare le crescenti diseguaglianze e il precariato dilagante nel mondo del lavoro giornalistico la Fnsi conferma l’iniziativa pubblica di mobilitazione indetta per mercoledi’ 24 maggio, in concomitanza con la riunione del Consiglio nazionale. Sara’ l’occasione per richiamare l’attenzione del governo anche sul fenomeno delle querele temerarie, sul quale, nonostante gli impegni, non si registrano atti concreti”.