Turismo: Nicolo’ (Fi), quali programmi ha la Regione?

alessandro-nicolo600x450-1Reggio Calabria – “Il prestigioso riconoscimento del New York Times che ha incoronato la Calabria fra le mete imperdibili del 2017, piu’ che far dormire sugli allori, dovrebbe indurre la Regione a rilanciare la promozione e la valorizzazione del territorio. Ma finora quali azioni sono state messe in campo rispetto ad una opportunita’ storica imperdibile? Che tipo di provvedimenti sono stati assunti per riorganizzare e rilanciare un’offerta turistica che sconta le carenze infrastrutturali e viarie, la condizione critica del sistema aeroportuale e le emergenze legate agli impianti di depurazione e alla balneabilita’ del nostro mare?”. E’ quanto chiede il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione, Alessandro Nicolo’ che, stamani, ha depositato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta in ordine “all’attivita’ programmata ed avviata dalla Regione per promuovere e dare risalto alla destinazione turistica della Calabria”. Secondo il capogruppo di F: “mancano le condizioni minime di fruibilita’ del nostro territorio. La Calabria e’ inaccessibile, ha difficolta’ ad integrarsi nel sistema Italia, quando invece dovrebbe risultare baricentrica nel Mediterraneo ed agganciata all’Europa all’interno di un contesto di globalizzazione. A dispetto delle variegate punte d’eccellenza da riscoprire e valorizzare, tra cui l’enogastronomia e il bergamotto, individuate dalla prestigiosa testata statunitense, a tutt’oggi gli sforzi compiuti sul piano della programmazione regionale e della gestione sono risibili e non all’altezza”.
Ad avviso dell’esponente politico “servirebbe una pianificazione seria e costruttiva che – coltivando una prospettiva di lungo periodo – disciplini con criterio e strategie spendibili ed efficaci, tutti gli snodi del comparto in un’ottica di sistema. Non ci si puo’ piu’ permettere di procedere a tentoni, secondo lo schema dell’approssimazione ne’ tantomeno dell’improvvisazione. Interventi a pioggia e frammentari lasciano il tempo che trovano. L’industria turistica, in quanto tale, non puo’ reggersi esclusivamente sulla buona volonta’ degli operatori ma deve poter essere attrattiva grazie ad investimenti ad hoc, considerato peraltro che le stime di crescita dei flussi turistici sono imputabili principalmente all’organizzazione delle associazioni di categoria. Occorre scommettere su una progettualita’ di alto profilo – evidenzia Alessandro Nicolo’ – che si dispieghi su diversi piani, rafforzando i servizi nei 716 km di costa, implementando il sistema dei collegamenti su gomma, i trasporti ferroviari e aerei nell’ottica della concorrenza, creando attracchi permanenti per le navi da crociera e investendo sulla diportistica, in quanto senza un’adeguata mobilita’, la Calabria risulta estromessa da tutti i circuiti turistici. Particolarmente strategico per l’intera filiera e’ il turismo balneare all’interno di una logica di valorizzazione delle specificita’ territoriali che unisca competitivita’ e salvaguardia del patrimonio naturale. Serve, inoltre, dare continuita’ territoriale e temporale all’offerta turistica con pacchetti integrati di servizi. Il presidente Oliverio venga a riferire in aula quali sono gli interventi mirati a garantire i servizi essenziali e rendere fruibile il territorio al fine di agevolare l’implementazione di nuovi flussi turistici. Chiediamo altresi’ di conoscere – conclude Nicolo’ – quali iniziative in merito sono state avviate o si intendono avviare per promuovere e rilanciare il territorio calabrese, alla luce di quanto evidenziato dalla nota testata statunitense che, parlando esclusivamente della Calabria fra le regioni italiane, l’ha definita ‘meta da non perdere’, specialmente per le peculiarita’ riguardanti le tipicita’ e le eccellenze enogastronomiche”.