Migranti:5 navi con centinaia di persone a bordo oggi in Calabria

migranti600x400Catanzaro – Diverse centinaia di migranti sono attesi in diversi porti calabresi per la giornata di oggi. Cinque navi sono state dirottate sulle coste calabresi anche a causa della chiusura degli scali siciliani, dovuta alla presenza dei leader mondiali per il G7 di Taormina. In alcuni casi le operazioni di accoglienza sono gia’ scattate; oltre alle forze dell’ordine sono impegnati il reparto aeronavale di Vibo Valentia e le Capitanerie di porto. A Corigliano Calabro, nel Cosentino, con oltre 600 passeggeri, e’ giunta nell’area portuale la nave “Vos Hestia”. A bordo ci sono 577 uomini, 58 donne, alcune delle quali in stato di gravidanza. Sono oltre 70 i minorenni, di cui 65 non accompagnati. Due le unita’ destinate a Crotone: la “Protector” inglese con a bordo 250 persone e la “Phoenix” con 602 migranti. A bordo anche 32 morti. Il pattugliatore “Fiorillo sbarchera’ a Vibo Valentia 287 persone, mentre a Reggio Calabria e’ attesa la nave “Libra” con 472 migranti.

Nella prima mattinata ha raggiunto le banchine del porto di Crotone il pattugliatore della marina militare inglese “Protector”, con a bordo 280 migranti che sono ancora in fase di sbarco. L’imbarcazione della marina inglese era diretta al porto di Brindisi, ma e’ stata dirottata su Crotone a causa delle condizioni meteo marine avverse. E’ previsto per il tardo pomeriggio, invece, l’arrivo della nave Phoenix della ong Moas sulla quale viaggiano oltre 600 migranti naufragati nella giornata di mercoledi’ nelle acque del Mediterraneo centrale. A bordo anche 34 cadaveri.
Sulla banchina Fiume del porto di Vibo Marina e’ approdata la nave “Fiorillo” della Guardia Costiera con a bordo 287 migranti. Provengono dalla Siria e dai paesi dell’Africa susahariana come l’Eritrea, la Somalia, il Sudan. Le donne sono 128, mentre i minori non accompagnati sotto i cinque anni sono 51 e resteranno per la gran parte in provincia di Vibo Valentia. I casi di scabbia e pediculosi sono 60. Per un caso di edema polmonare si e’ reso necessario il ricovero in ospedale. Tre le donne incinte, mentre un migrante ha denunciato di essere stato torturato durante il viaggio. Gli altri migranti verranno dirottati – appena concluse le operazioni di identificazione e lo screening sanitario – in diverse regioni d’Italia. E’ il terzo sbarco a Vibo in meno di un mese. Il 20 ed il 22 maggio erano sbarcati complessivamente 810 migranti.
Ad accogliere i migranti la consueta macchina organizzativa messa in moto dalle prefetture interessate, con il supporto delle forze dell’ordine, dei volontari della Protezione civile, della Croce Rossa e dei sanitari del 118.

Migranti: in 251 a Crotone con nave “Protector” marina inglese
Sono complessivamente 251 i migranti approdati oggi al porto di Crotone a bordo del pattugliatore della Marina militare inglese Protector, originariamete diretto a Brindisi e poi dirottato al porto calabrese. Il gruppo e’ composto da 156 uomini e 5 donne; sostanzialmente buone le condizioni d salute, se si eccettua che 90 persone sono affette da scabbia. I migranti sono stati fatti sbarcare da forze di polizia e Protezione Civile e accolti dalle organizzazioni di volontariato tra le quali la Misericordia di Isola Capo Rizzuto.
“Lo sbarco di questa mattina di cui non e’ ancora reso noto il consueto riparto ministeriale – si legge in una nota della prefettura – precede un altro di dimensioni piu’ consistenti per circa 650 migranti, programmato per la mattinata di domani, con a bordo 32 salme”. Il prefetto ha indetto una riunione con la partecipazione delle forze di polizia, del SUEM 118 e del sindaco di Crotone, “al fine di fare il punto sulla gestione dell’evento in corso e coordinare le misure organizzative in vista di quello programmato per domani, avuto riguardo anche alla ricognizione delle localita’ ove poter assicurare alle salme una degna sepoltura”. La prefettura e’ stata allertata alle 6.30 di stamane, con un ridotto margine di preavviso dovuto alla valutazione di opportunita’ di far approdare l’imbarcazione, inizialmente diretta a Brindisi, a Crotone, per ragioni inerenti alla sicurezza della navigazione “a fronte dell’approssimarsi di condizioni meteomarine avverse”.