‘Ndrangheta: sindacati, inaccettabile trasferimento Anbsc

sindacati-bandiere-450Reggio Calabria  – “L’iter di riforma dell’Agenzia dei beni confiscati che sta per concludersi con la votazione in Senato programmata per il 13 Giugno, prevede, tra l’altro, lo spostamento della sede dell’Agenzia a Roma e il declassamento della sede di Reggio Calabria. Si ritiene tale proposta inaccettabile e priva di fondamento logico-organizzativo, ne’ puo’ essere condivisa la motivazione che difficolta’ logistiche sui trasporti giustifichino una scelta scellerata”. Lo scrivono le segreterie regionali e territoriali di Cgil,, Cisl e Uil. “L’Agenzia dei beni confiscati – si legge in una nota – deve conservare la sede principale nella provincia con il piu’ alto numero di beni confiscati, dove e’ stato avviato, nonostante le risorse risicate di uomini e mezzi ad essa assegnate, un programma avanzato che ha permesso un alto numero di assegnazioni di beni confiscati e sottratti alla ‘ndrangheta proprio nel territorio in cui essa e’ radicata e dal quale si espande mantenendo forte il suo cuore pulsante. Non e’ accettabile – scrivono ancora i sindacati – che il motore di una istituzione che simbolicamente e amministrativamente rappresenta la volonta’ dello Stato di sottrarre il nutrimento economico-finanziario alla ‘ndrangheta,ovvero i suoi beni, e riassegnarlo alla comunita’, trovi collocazione altrove”. Allo stesso tempo, per Cgil, Cisl e Uil, “non e’ funzionale non prevedere nelle “Disposizioni volte a garantire la funzionalita’ dell’Agenzia” (art. 113 bis), nessuna norma transitoria che consenta al personale attualmente comandato presso l’Agenzia di congelare tale status giuridico in attesa del bando di mobilita’ da altre pubbliche amministrazioni previsto dalla riforma, che consentirebbe ai lavoratori che hanno ormai maturato una esperienza pluriennale di partecipare alla mobilita’ e di veder riconosciuta una professionalita’ ormai acquisita, trovando finalmente una collocazione stabile e un contatto di riferimento preciso che dia valore al lavoro svolto”. I sindacati “promuoveranno ogni azione utile affinche’ la sede e la direzione dell’Agenzia possa permanere a Reggio Calabria e che la stessa attraverso una adeguata rimodulazione organizzativo-funzionale possa garantire il miglioramento della sua attivita’”.