Porto Gioia Tauro: firmata intesa; Delrio, “progetto ambizioso”

Graziano-Delrio-2-60x40Catanzaro – “Esprimo grande soddisfazione per la conclusione positiva della vertenza sul porto di Gioia Tauro, per la sua crescita e l’occupazione”: sono le parole con cui il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, commenta la firma dell’Intesa Quadro per il rilancio del porto di Gioia Tauro, avvenuta questa mattina al Ministero di Porta Pia a Roma. Spiegando i contenuti dell’Intesa, e in particolare sul fronte porto, il ministro Delrio, in un comunicato stampa, afferma: “Il porto e’ oggetto di un ambizioso ed indifferibile progetto di riconversione industriale, funzionale e produttiva, messo in campo dal Governo per offrire una risposta strutturale alla crisi globale del settore trasbordo. Oltre alle tradizionali attivita’ di transhipment, infatti, vanno sviluppati settori nuovi e a tale obiettivo si sta lavorando attraverso la realizzazione del gateway ferroviario, l’istituzione della ZES, il progetto del bacino di carenaggio. Si sono conclusi interventi di dragaggio attesi da anni, e che fanno oggi di Gioia Tauro l’unico scalo del Mediterraneo in grado di ospitare fino a 4 navi madri. Si sta lavorando per accelerare le operazioni di controllo sulla merce, grazie alla partnership con l’Agenzia delle Dogane che ha previsto l’istituzione di una vera e propria task force dedicata, e si stanno sostenendo iniziative di diversificazione dei traffici. Sono complessivamente in corso investimenti per 150 milioni di euro, cosi’ come previsto nell’Apq firmato a Palazzo Chigi un anno fa”. Per quanto riguarda l’occupazione, Delrio afferma che “l’Agenzia per la somministrazione, la riqualificazione e la ricollocazione del personale posto in esubero da Mct, che in prospettiva e come gia’ previsto per legge, si trasformera’ poi in soggetto art. 17 come operante in tutti gli altri porti di Italia, ha rappresentato la risposta del Governo alla prima e piu’ importante richiesta giunta dal Sindacato: neanche un posto di lavoro vada perduto, ne’ ora ne’ in futuro. Attorno a questo sforzo – conclude Delrio – si sono ritrovati Governo, Regione Calabria, Autorita’ di Sistema Portuale, azienda, Cgil, Cisl , Uil, e Ugl in rappresentanza di circa l’80% dei lavoratori dello scalo. Ad essi v – conclude – a il mio piu’ forte apprezzamento per una scelta coraggiosa e lungimirante che potra’ garantire al porto un futuro di crescita, sviluppo e legalita’”.