Infanzia: Soluri, inammissibili leggerezze organi informazione

giuseppe-soluri6040Catanzaro – “Non mi stanco mai di ripetere, in ogni occasione in cui si discute di deontologia professionale, che i giornalisti hanno il dovere sacro di pubblicare notizie fondate e verificate rispettando, in ogni caso, la dignita’ delle persone. E non mi stanco di sottolineare come questo fondamentale dovere vada osservato con ancora maggiore scrupolo nel caso in cui si scriva o si parli di vicende che riguardano direttamente o indirettamente minori. Su questi temi non e’ consentito a nessuno abbandonarsi al pressappochismo, allo scoopismo d’accatto o alla superficialita’ professionale”. E’ quanto afferma il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, in relazione al caso segnalato dal Garante per l’Infanzia della Regione Calabria, Antonio Marziale e alla notizia, pubblicata su un quotidiano regionale, secondo cui una minore sarebbe “stata abbandonata in ospedale da otto mesi”. La piccolina, ha precisato Marziale, “non e’ affatto abbandonata ma amorevolmente assistita dal personale medico e dalla tutrice” sotto la vigilanza del presidente del Tribunale per i minorenni di Catanzaro, Luciano Trovato, persona che, anche a prescindere dal ruolo specifico, “e’ portatrice -aggiunge Giuseppe Soluri – di una umanita’ fuori dal comune”. Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti trasmettera’ al Consiglio di disciplina dell’Ordine, per come previsto dai regolamenti, la segnalazione e le considerazioni del Garante per la valutazione del caso specifico. Nel frattempo, raccogliendo l’appello del Garante per l’Infanzia, il presidente Soluri annuncia che si rendera’ promotore, unitamente allo stesso Garante, di un incontro pubblico “nel corso del quale saranno ancora una volta sottolineati i doveri etici e professionali dei giornalisti in relazione alle problematiche che riguardano i minori e la necessita’ di verificare e approfondire le problematiche stesse con gli operatori e le istituzioni interessate per evitare di fornire ai lettori notizie inesatte o addirittura prive di fondamento”.