Militanti sardisti e Borghezio all’addio a indipendentista Meloni

Oristano  – Col feretro avvolto nella bandiera sarda dei quattro mori e in quella del leone di San Marco, Terralba ha dato l’ultimo saluto questo pomeriggio all’indipendentista Doddore Meloni, leader del movimento Meris Malu Entu, morto mercoledi’ scorso nell’ospedale Santissima Trinita’ di Cagliari, dopo oltre due mesi di sciopero della fame attuato per contestare la sua detenzione in carcere in seguito ad alcune condanne per reati fiscali e falso. Il rito funebre si e’ svolto nella basilica di San Pietro e Paolo. Con i familiari (vestiti quasi tutti col costume sardo) e gli amici, tanti esponenti e militanti dell’indipendentismo giunti anche dalla penisola. Presenti tra gli altri l’europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio, il deputato e leader di Unidos Mauro Pili, il presidente dimissionario del Psd’Az Giovanni Columbu e il segretario del Partito dei sardi Frantziscu Sedda.
Don Gianfranco Zuncheddu ha celebrato la messa su espressa delega della Chiesa sarda, perche’ Doddore Meloni aveva manifestato il desiderio di una celebrazione in lingua sarda. E’ stata accordata una deroga parziale e don Zuncheddu, noto per aver tradotto in sardo i quattro vangeli, ha svolto in sardo l’omelia, tutta dedicata a ricordare la figura di Doddore Meloni indipendentista e credente. “Un vero combattente per la sua terra e per la liberta’”, ha affermato in limba don Zuncheddu, interrotto da un lungo applauso.
“Doddore Meloni e’ morto per l’amore verso la sua patria e la sua terra”, ha detto ancora don Zuncheddu dal pulpito. “Ma non si puo’ far morire cosi’ un uomo. La sua morte merita il massimo rispetto. Il suo sacrificio serva per la liberta’ della nostra terra per lungo tempo dominata da persone che l’hanno spogliata delle sue ricchezze”.
“Doddore”, ha proseguito don Zuncheddu, “e’ un martire indipendentista, come Bobby Sands che ha sacrificato la sua vita per la sua patria”. “La galera non e’ una sconfitta, ci ha lasciato detto Doddore”, ha aggiunto don Zuncheddu. “Lo Stato non ha capito nulla del suo pensiero di liberta’”.