Migranti: Guardia Costiera, altri Stati non disponibili a sbarchi

Bruxelles – I Paesi che potrebbero assistere l’Italia nella gestione degli sbarchi dei migranti aprendo i loro porti non sono disponibili o non sono nelle condizioni di farlo, ha denunciato Sandro Gallinelli, capitano della Guardia Costiera italiana, in un’audizione davanti all’Europarlamento sulla crisi nel Mediterraneo centrale. “Malta e’ evidentemente preoccupata” di dover applicare “le rigide regole di Dublino 3 sul diritto di asilo e dei costi dei rimpatri dei migranti economici”, ha detto Gallinelli. La Tunisia non apre i propri porti “per ragioni in parte analoghe” ma sussistono anche “problematiche come luogo sicuro di sbarco”. Infine, la Libia “non puo’ essere considerata un luogo sicuro di sbarco, salvo casi di forza maggiore”, ha spiegato Gallinelli. Secondo il rappresentante della Guardia Costiera italiana, “le norme sulla ricerca e il soccorso non sono nate per far fronte” a un’emergenza come quella attuale nel Mediterraneo centrale e serve “una cooperazione piu’ stretta e sinergica” tra gli Stati membri dell’Ue. L’Ue, inoltre, dovrebbe aprire “vie legali” di immigrazione per evitare che “i flussi siano interamente gestiti da organizzazioni criminali”, ha concluso Gallinelli.