Migranti: sarebbe in Francia padre bimbo sbarcato a Corigliano

Catanzaro  – E’ a una svolta decisiva la ricerca del papa’ del bambino della Costa D’Avorio di 5 anni, il piccolo Cisse, sbarcato da solo al porto di Corigliano il 15 luglio scorso. La mobilitazione e gli appelli sulla stampa promossi da Franco Corbelli, delegato della Regione per la tutela e la promozione dei Diritti Umani e fondatore del Movimento Diritti Civili, insieme al Garante dell’Infanzia della Calabria, Antonio Marziale, e al delegato della Regione per l’Immigrazione, Giovanni Manoccio, hanno infatti sortito un risultato importante, attualmente al vaglio delle diverse autorita’ preposte. Uno zio del bambino, che vive in Lombardia, appreso sulla stampa dell’arrivo del suo nipotino a Corigliano, ha chiamato l’Ong che sta seguendo questo caso insieme a Corbelli, al Garante Marziale e al delegato Manoccio, fornendo le sue generalita’ e confermando la presenza del papa’ del bambino in Francia. Anche il Presidente Oliverio segue personalmente dall’inizio questo caso umano ed e’ costantemente informato dalla struttura regionale. “Se Dio vuole – afferma Corbelli – dovremmo avercela fatta a rintracciare il papa’ del piccolo Cisse. La Calabria sta per scrivere una nuova bella, significativa pagina di solidarieta’ e accoglienza. E’ con una gioia immensa che ho appreso che a seguito dei nostri appelli sulla stampa, regionale e nazionale (che ringraziamo), si e’ fatto vivo con una telefonata all’Ong che, con la consueta professionalita’ e umanita’, segue questo caso umano, uno zio del bambino ivoriano, che abita in Lombardia. Ha fornito le sue generalita’. Ha confermato la presenza del papa’ del piccolo in Francia. Le informazioni sono attualmente al vaglio delle diverse autorita’ preposte, a cui sono state subito comunicate” afferma Corbelli, in una nota dell’ufficio stampa della Giunta. “Ho subito informato il Presidente Oliverio, il Garante Marziale, il delegato Manoccio e naturalmente il bravo ispettore di polizia di Rossano che con la sua famiglia ha, subito dopo lo sbarco, preso in affido provvisorio il bambino. Il piccolo – aggiunge – sta bene e si e’ gia’ perfettamente integrato in questa famiglia che ha anche altri bambini adottati. La telefonata di uno zio del bambino dimostra quanto sia stata importante, efficace e spero determinante la mobilitazione che, insieme a Marziale e Manoccio, e d’accordo con il presidente Oliverio, abbiamo promosso sulla stampa per cercare di rintracciare il papa’ del piccolo ivoriano, che si trova in Francia”.