Aspromonte: monitoraggio migrazione post-riproduttiva rapaci

Reggio Calabria  – Sono iniziate questa mattina le attivita’ di monitoraggio della migrazione post-riproduttiva dei rapaci, condotte dal Parco Nazionale dell’Aspromonte che, per l’annualita’ 2017, si avvarra’ della professionalita’ degli operatori della Stazione Ornitologica Calabrese (StOrCal). “Fino al 10 ottobre prossimo – spiega un comunicato dell’ente parco – per un totale di 72 giornate di osservazione, dalla postazione “Santo Stefano di Sinopoli”, verra’ tracciata la rotta dei grandi rapaci che sorvolano l’Aspromonte durante la migrazione post-riproduttiva verso l’Africa, effettuando un censimento che risulta fondamentale nell’ottica di azioni mirate alla tutela della biodiversita’ su scala nazionale. Lo scorso anno sono stati circa 30 mila, tra rapaci e cicogne, gli individui censiti nella stagione tardo-estiva e autunnale; un numero rilevante, che conferma l’importanza internazionale del sito di osservazione”.
Proprio sulla base di queste considerazioni, si sottolinea, l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte effettua ormai dal 2011 il monitoraggio della migrazione dei grandi rapaci; dal 2014 in collaborazione con altri parchi nazionali, ha inoltre avviato l’azione di sistema: “Rete euromediterranea per il monitoraggio, la conservazione e la fruizione dell’avifauna migratoria e dei luoghi essenziali alla migrazione”. Durante il campo, dedicato all’osservazione dei rapaci e della loro migrazione verso i quartieri di svernamento, sara’ possibile trascorrere una o piu’ giornate insieme al Parco dell’Aspromonte e agli ornitologi della Stazione Ornitologica Calabrese, previa richiesta all’indirizzo email stazioneornitologicacalabrese@gmail.com. Gli ornitologi della StOrCal accoglieranno i volontari, mettendo loro a disposizione attrezzatura professionale per l’osservazione dell’avifauna, oltre a varie guide di campo per il riconoscimento delle specie. “Un momento importante per la nostra Biodiversita’ – spiega il direttore, Sergio Tralongo – visto che in questa stagione il passaggio dei rapaci e dei migratori veleggiatori incrementa notevolmente il numero di uccelli osservabili sui nostri cieli. Quest’anno abbiamo anche anticipato la data di inizio, perche’ il Nibbio bruno, una specie di grande interesse per i nostri studi, e’ molto precoce nei suoi spostamenti, che iniziano gia’ nel corso dell’estate. Una novita’, e dunque un motivo in piu’ per venire a trovarci”.