Barcellona:prosegue caccia a fuggitivo,termina lutto

Roma  – Terminano i tre giorni di lutto cittadino per l’attacco alla Rambla e Barcellona cerca lentamente di ritrovare la normalita’. Prosegue la caccia all’uomo nei confronti del terrorista che si ritiene fosse alla guida del furgone che a Barcellona ha travolto e ucciso 13 persone. Younes Abouyaaqoub e’ ricercato dai Mossos d’Esquadra, la polizia catalana, ma anche dalle altre forze di sicurezza spagnole, anche se qualcuno affaccia l’esistenza di difficolta’ di rapporto legate alla decisa scelta autonomista del governo catalano nei confronti di Madrid. Al centro dell’inchiesta la cittadina di Ripoll dove i Mossos d’Esquadra continuano le perquisizioni, in particolare nella locale moschea, e le analisi del dna dei reperti trovati negli appartamenti occupati dai terroristi. Le indagini continuano anche per identificare le due vittime dell’esplosione nella casa di Alcanar, nelle quale era collocata la santabarbara degli jihadisti. Uno dei cadaveri potrebbe essere quello dell’imam Abdelbaki Es Satti, considerato l’ideologo della radicalizzazione dei giovani terroristi, in ragione dei contati avuti in carcere con elementi legati all’attentato di Atocha del 2004, ma anche per i legami con uno degli iracheni coinvolti nella strage di Nassiriya contro il contingente italiano nel 2003. A Barcellona e’ prevista una iniziativa delle organizzazioni musulmane in Catalogna con lo slogan “La comunita’ islamica contro il terrorismo”. Secondo le ultime indicazione i terrorista in fuga, Younes Abouyaaqoub, dopo aver abbandonato il furgone della strage al mercato dalla Boqueria sulla Rambla si sarebbe allontanato a piedi per raggiungere la zona universitaria. La madre del terrorista ha invitato l’uomo a consegnarsi alle forze di sicurezza. Intanto, il presidente della Generalitat della Catalogna, Carles Puigdemont, ha smentito che la Cia avesse avvertito i Mossos della possibilita’ di attentati a Barcellona.