Droga: piantagione di 500 piante di cannabis scoperta nel Reggino
Reggio Calabria – Nella mattinata di sabato in localita’ Monte Pedia, a Scido, nel Reggino, i carabinieri della locale Stazione, dell’8^ Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” hanno rinvenuto una piantagione composta da 500 piante, verosimilmente del tipo cannabis indica, dell’altezza media di circa 2 metri cadauna in pieno stato vegetativo ed un peso complessivo di 150 kg circa che avrebbe fruttato sul mercato dello spaccio, secondo gli investigatori, circa 250 mila euro. Nelle immediate adiacenze e’ stato altresi’ rinvenuto un impianto di irrigazione e vari attrezzi agricoli verosimilmente utilizzati per l’illecita coltivazione. La piantagione era stata nascosta tra la fitta vegetazione ed e’ stata rinvenuta a conclusione di un rastrellamento coordinato dalla Compagnia Carabinieri di Palmi. La piantagione, dopo una campionatura, e’ stata distrutta in loco mentre i campioni prelevati, su disposizione dell’autorita’ giudiziaria, sono stati sequestrati e saranno successivamente trasmessi al RIS di Messina per le analisi tossicologiche.
Reggio Calabria – Nella mattinata di sabato in localita’ Monte Pedia, a Scido, nel Reggino, i carabinieri della locale Stazione, dell’8^ Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” hanno rinvenuto una piantagione composta da 500 piante, verosimilmente del tipo cannabis indica, dell’altezza media di circa 2 metri cadauna in pieno stato vegetativo ed un peso complessivo di 150 kg circa che avrebbe fruttato sul mercato dello spaccio, secondo gli investigatori, circa 250 mila euro. Nelle immediate adiacenze e’ stato altresi’ rinvenuto un impianto di irrigazione e vari attrezzi agricoli verosimilmente utilizzati per l’illecita coltivazione. La piantagione era stata nascosta tra la fitta vegetazione ed e’ stata rinvenuta a conclusione di un rastrellamento coordinato dalla Compagnia Carabinieri di Palmi. La piantagione, dopo una campionatura, e’ stata distrutta in loco mentre i campioni prelevati, su disposizione dell’autorita’ giudiziaria, sono stati sequestrati e saranno successivamente trasmessi al RIS di Messina per le analisi tossicologiche.
