Sparo’ contro la casa dell’ex compagna, arrestato a Reggio
Reggio Calabria – Un uomo di 44 anni, Domenico Cristiano, e’ stato arrestato dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, diretta dal primo dirigente Francesco Ratta’, che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della Procura della Repubblica diretta dal procuratore capo Federico Cafiero De Raho e dall’aggiunto Gerardo Dominijanni. Gli investigatori della Mobile della Sezione reati contro la persona, in danno di minori e sessuali diretta dal commissario capo Sandra Manfre’ hanno fatto luce su quanto accaduto la sera del 5 settembre dello scorso anno, quando furono esplosi numerosi colpi di pistola contro il portone di un’abitazione posta al piano terra in via XXV Luglio, al cui interno vivonol’ex compagna di Cristiano, e le due figlie, una delle quali, quindicenne, rimase ferita di striscio da un proiettile che penetro’ nell’appartamento. Le indagini hanno accertato che l’uomo si era allontanato a bordo di uno scooter dalla propria abitazione, dove era ristretto agli arresti domiciliari, e per questo arrestato il giorno successivo per evasione, si sarebbe recato fuori dalla casa familiare della ex compagna dove avrebbe esploso nove colpi di pistola. Secondo gli inquirenti l’evento sarebbe stato commesso mediante premeditazione poiche’ l’uomo si sarebbe procurato un’arma comune da sparo con relativo munizionamento, avrebbe preliminarmente studiato il tragitto da compiere per non essere immortalato dai sistemi di videosorveglianza agendo nelle ore serali certo della presenza delle vittime all’interno dell’abitazione.
Reggio Calabria – Un uomo di 44 anni, Domenico Cristiano, e’ stato arrestato dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, diretta dal primo dirigente Francesco Ratta’, che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della Procura della Repubblica diretta dal procuratore capo Federico Cafiero De Raho e dall’aggiunto Gerardo Dominijanni. Gli investigatori della Mobile della Sezione reati contro la persona, in danno di minori e sessuali diretta dal commissario capo Sandra Manfre’ hanno fatto luce su quanto accaduto la sera del 5 settembre dello scorso anno, quando furono esplosi numerosi colpi di pistola contro il portone di un’abitazione posta al piano terra in via XXV Luglio, al cui interno vivonol’ex compagna di Cristiano, e le due figlie, una delle quali, quindicenne, rimase ferita di striscio da un proiettile che penetro’ nell’appartamento. Le indagini hanno accertato che l’uomo si era allontanato a bordo di uno scooter dalla propria abitazione, dove era ristretto agli arresti domiciliari, e per questo arrestato il giorno successivo per evasione, si sarebbe recato fuori dalla casa familiare della ex compagna dove avrebbe esploso nove colpi di pistola. Secondo gli inquirenti l’evento sarebbe stato commesso mediante premeditazione poiche’ l’uomo si sarebbe procurato un’arma comune da sparo con relativo munizionamento, avrebbe preliminarmente studiato il tragitto da compiere per non essere immortalato dai sistemi di videosorveglianza agendo nelle ore serali certo della presenza delle vittime all’interno dell’abitazione.
