‘Ndrangheta: 3 misure cautelari per intestazione fittizia beni

Reggio Calabria – Concorso nel reato di intestazione fittizia di beni al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali. Questa la contestazione, formulata a vario titolo, in base alla quale militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, coordinati dalla Procura della Repubblica di Palmi (Rc), hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Gip a carico di tre persone. Si tratta di Francesco Tassone, di 46 anni, Giuseppina Rugnetta, di 3 , entrambi di Cinquefrondi (Rc,) e di Maria Assunta De Maria, 65 anni, di Giffone (Rc). Tassone e’ destinatario di un divieto di dimora nella provincia di Reggio Calabria, mentre Rugnetta e Maria Assunta De Maria sono state sottoposte all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Il provvedimento, secondo quanto reso noto, costituisce l’epilogo delle ondagini condotte dal G.I.C.O (Gruppo investigativo criminalita’ organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Calabria, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Palmi, nei confronti del defunto Salvatore Domenico Tassone, imprenditore di Giffone (RC), ritenuto esponente della cosca di ‘ndrangheta “Longo-Versace” di Polistena e figura rappresentativa di diverse cosche della Piana di Gioia Tauro e della zona jonica della provincia di Reggio Calabria.

 

Salvatore Domenico Tassone, gia’ condannato in primo grado (il procedimento e’ pendente dinnanzi alla Corte di Appello di Reggio Calabria) nel 2009 per associazione di stampo mafioso e omicidio dal Tribunale di Reggio Calabria, e’ stato sorvegliato speciale e destinatario della confisca di diverse societa’ operanti nel settore edilizio nella formale disponibilita’ di terzi, ma allo lui intestate o riconducibili. Le indagini, secondo l’accusa, avrebbero consentito di accertare condotte illecite funzionali ad evitare l’applicazione di nuove misure cautelari di sequestro e confisca in capo a Salvatore Domenico Tassone, che risulterebbe essere il “dominus” di attivita’ imprenditoriali e beni immobili fittiziamente intestati a parenti e affini come la moglie Maria Assunta De Maria, il figlio Francesco Tassone, la nuora Giuseppina Rugnetta, destinatari dei provvedimenti eseguiti stamane.

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