Terrorismo: riunione comitato sicurezza a Reggio Calabria

Reggio Calabria – Il Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari ha convocato in via straordinaria una nuova riunione di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica al Palazzo del Governo, cui ha preso parte anche il Rappresentante della Procura della Repubblica presso il locale Tribunale, invitando le Forze di Polizia ad intensificare in tutto il territorio provinciale le misure di controllo. Al centro della riunione, le misure di sicurezza da adottare in occasione delle manifestazioni pubbliche al fine di scongiurare eventuali minacce terroristiche.
“I recenti episodi terroristici – spiega una nota della prefettura – hanno nuovamente posto all’attenzione anche nazionale la necessita’ di intensificare le misure di sicurezza nei luoghi e nelle situazioni a rischio. Si tratta di analizzare non solo gli aspetti propriamente di ordine pubblico, ma anche di quelli afferenti la c.d. safety, concernente i dispositivi e le misure di sicurezza strutturali ai fini della tutela dell’incolumita’ delle persone. Alla luce dell’evento verificatosi lo scorso 15 settembre all’interno della metropolitana di Londra, il Ministero dell’Interno – si sottolinea – ha richiamato, infatti, ancora una volta, le indicazioni gia’ fornite con precedenti direttive di allertamento, gia’ diramate dalla Prefettura, al fine di innalzare i livelli di vigilanza correlate alla minaccia terroristica. Tutto il personale di polizia impegnato, gia’ particolarmente attento al riguardo, come da consuetudine, del resto, delle nostre Forze di Polizia, sara’ ulteriormente sensibilizzato perche’ i relativi servizi siano svolti con la massima attenzione”.

 

Con una circolare successiva, il prefetto ha anche ribadito agli amministratori degli enti locali “la necessita’ di attenersi scrupolosamente alle indicazioni gia’ fornite in merito, specie in occasione di grande afflusso di pubblico. Si tratta – precisa la prefettura – di specifiche misure di prevenzione e vigilanza, dalla predisposizione di barriere per impedire l’accesso di veicoli all’individuazione di idonee aree di rispetto per il prefiltraggio del pubblico medesimo per stringenti controlli di natura anche personale, ove necessario. Se tali strumenti di vigilanza possono creare disagi – si legge – e’ pur vero che rappresentano un argine ai potenziali rischi di azioni terroristiche e uno strumento indispensabile di garanzia al bene primario della sicurezza e dell’incolumita’ pubblica”.