Caporalato: Corbelli, purtroppo non emerge mai la Calabria vera

Catanzaro  – “Per la stampa nazionale esiste solo la Calabria negativa, da sbattere, come oggi, per i due arresti di Amantea, addirittura in prima pagina. La Calabria vera non e’ quella del caporalato, ma quella che accoglie, ogni giorno e da sempre, i migranti e trova, con una straordinaria mobilitazione, i genitori al piccolo Cisse, il bambino ivoriano sbarcato da solo, a Corigliano, il 15 luglio”. E’ quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che definisce “ingiusto e discriminatorio il comportamento dei media nazionali nei confronti della Calabria, finita, come oggi, per l’arresto di due fratelli addirittura nei titoli di tutti i tg e ignorata invece per tutte le sue straordinarie, esemplari iniziative umanitarie, soprattutto per la solidarieta’ e l’accoglienza ai migranti, come, ad esempio, nel caso ultimo del bambino ivoriano di 5 anni sbarcato da solo, il 15 luglio, al porto di Corigliano, e a cui, come per miracolo, grazie al nostro impegno, alla straordinaria mobilitazione promossa da Diritti Civili, con la collaborazione di altri soggetti e associazioni meritorie, si stanno ridando i suoi genitori , il papa’, rintracciato in Francia, e la mamma, ritrovata e liberata in Libi”. Una premessa, prosegue Corbelli. Ogni azione di contrasto e repressione dell’odioso fenomeno del caporalato e’ da apprezzare e sostenere. La riflessione che faccio va pero’ al di la’ del fatto di cronaca di oggi. L’arresto di due fratelli con l’accusa di aver dato ad alcuni immigrati 10 euro di paga in meno rispetto agli altri lavoratori calabresi e soprattutto di averlo fatto per il diverso colore della pelle, in quanto neri, ha guadagnato oggi l’attenzione di tutta la stampa italiana e le aperture addirittura dei telegiornali nazionali, mentre la storia bellissima, esemplare, di solidarieta’ e di civilta’, del bambino ivoriano e’ stata completamente ignorata da tutti i media nazionali e seguita invece, sin dall’inizio, con la solita professionalita’ e sensibilita’, dai maggiori mezzi d’informazione calabresi. Una storia, quella del piccolo Cisse, che, ha ragione il Presidente della Regione, Mario Oliverio, meriterebbe di essere raccontata da tutti i media nazionali e internazionali. Questo e’ invece quello che e’ accaduto. Ancora una volta della Calabria viene proiettata fuori dai confini, regionali e nazionali, solo l’immagine (falsa) negativa, finanche sul tema dell’accoglienza che e’ invece motivo di orgoglio di una intera regione. Questo e’ il danno devastante – conclude Corbelli – che la stampa italiana continua a fare alla Calabria. Per i soliti pregiudizi verso la nostra terra e il popolo calabrese”.