Femminicidio: Istat, 149 uccise nel 2016, 3 su 4 in famiglia

Roma – In Italia nel 2016 sono state 149 le donne vittime di omicidi volontari, e di questi omicidi quasi 3 su 4 sono stati commessi nell’ambito familiare: 59 donne sono state uccise dal partner, 17 da un ex partner e altre 33 da un parente. Si tratta di elaborazioni Istat su dati del ministero dell’Interno, presentate oggi da Giorgio Alleva, presidente dell’Istituto nazionale di statistica in audizione alla Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere. Nell’ultimo decennio, in Italia, la quota di omicidi avvenuti in ambito familiare ha oscillato da un minimo del 63 per cento (62,7%) nel 2010 ad un massimo del 77 per cento nel 2014, per poi scendere al 73,2 per cento nel 2016. Le differenze di genere sono sostanziali: sempre nel 2016, i maschi vittime di omicidio sono 251 e tra questi 40, il 16 per cento circa (15,9%), sono stati uccisi nell’ambito delle relazioni familiari.
Anche la dinamica nel tempo degli omicidi mostra notevoli differenze di genere. La costante riduzione del numero di omicidi registrata negli ultimi decenni ha riguardato principalmente individui di sesso maschile. Gli uomini vittime di omicidio sono passati da 4 a 0,9 ogni 100 mila (tra il 1992 e il 2015, secondo i dati dell’indagine Cause di morte per la quale disponiamo di una serie storica lunga), mentre per le donne il tasso e’ sceso da 0,6 a 0,4. Sebbene, quindi, per i maschi l’incidenza degli omicidi si mantenga tuttora nettamente maggiore (circa doppia) rispetto alle donne, i progressi sono stati molto visibili. Per le donne, che partivano da una situazione molto piu’ favorevole, la diminuzione nel tempo ha invece seguito ritmi molto piu’ lenti ed e’ riconducibile ad una riduzione del numero di vittime da autore ad essa sconosciuto.