Droga: sequestrati 308 chili di cocaina nel porto di Gioia Tauro

Reggio Calabria – La Guardia di finanza ha sequestrato nel porto di Gioia Tauro 308 chili di cocaina pura. Lo rende noto un comunicato. Lo scalo calabrese si conferma dunque uno dei principali nodi di arrivo in Italia della cocaina, il cui traffico e’ tra i principali affari della ‘ndrangheta.
La droga era nascosta in 8 borsoni contenenti 271 panetti.
Il risultato è frutto della collaudata sinergia delle istituzioni a presidio del sedime portuale, oramai consolidatasi mediante la predisposizione di piani di intervento complementari, che mirano a contenere le manifestazioni di grave pericolo per la collettività conseguenti all’immissione nel mercato illegale delle sostanze stupefacenti.
Per la cronaca, il container è partito da Seattle (USA), con transito a Panama e destinazione finale Ancona.
Anche in questo caso quindi, il sistema utilizzato è stato quello del cosiddetto rip off, consistente nel riporre immediatamente dietro i portelloni dei container, borsoni o trolley da viaggio contenenti i panetti di coca, in modo da poter essere agevolmente prelevati dai trafficanti durante la sosta delle merci nelle aree portuali.
Si tratta dell’ennesimo colpo inferto agli interessi economici delle consorterie criminali di stampo mafioso coinvolte nel traffico: basti pensare che la droga sequestrata avrebbe fruttato, una volta tagliata e messa in commercio, la bellezza di oltre 65 milioni di euro.
L’attività svolta dalle Fiamme Gialle in sinergia con l’Agenzia delle Dogane e sotto il coordinamento della Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria ha consentito il sequestro di circa 2.000 Kg di cocaina purissima nel corso di quest’anno, dei quali, nei due ultimi mesi, oltre la metà.

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