Truffe: raggiro di 5 mln a risparmiatori, 2 arresti a Modena

Modena  – Oltre 5 milioni di euro, risparmi di una vita, affidati da decine di ignari investitori modenesi e di altre province, nelle mani di un promotore finanziario, ex broker di banca, con l’ingannevole prospettiva di consistenti guadagni ed utilizzati, invece, per l’acquisto personale di beni di lusso, auto prestigiose e vacanze in luoghi esotici. Questi gli elementi di quella che e’ stata definita dagli investigatori “una decennale truffa” scoperta dalla guardia di finanza di Modena nell’ambito di complesse e articolate indagini di polizia economico-finanziaria coordinate dal procuratore capo, Lucia Musti, e dal sostituto Claudia Ferretti. I finanzieri hanno eseguito questa mattina un’ordinanza agli arresti domiciliari nei confronti di un promotore finanziario modenese di 54 anni e di un 55enne considerato il complice.
Secondo le fiamme gialle modenesi, l’attivita’ del promotore al centro dell’inchiesta ricalca il cosiddetto “schema Ponzi”, un meccanismo illecito ideato dall’emigrato italiano Carlo Tebaldo (da qui il nome dell’operazione) Ponzi e salito alla ribalta delle cronache internazionali, alla fine del 2008, con l’arresto (e la successiva condanna a 150 anni di carcere) del broker statunitense Bernard Madoff.

Si tratta, in estrema sintesi, di un sistema attraverso il quale un intermediario, promettendo lauti guadagni, riesce a convincere un numero inizialmente limitato di investitori ad affidargli notevoli somme di denaro che, in parte, vengono poi utilizzate per corrispondere finti interessi ed aumentare, cosi’ l’appetibilita’ dell’investimento, dando il via ad un circolo “vizioso” in grado di attirare nuovi clienti, a loro volta remunerati con le provviste fornite dai precedenti. Il tutto avviene senza alcun reale investimento in titoli, cosicche’ il promotore, una volta accumulato un patrimonio sufficiente ai suoi scopi, possa far perdere le tracce lasciando alle proprie vittime ingenti perdite economiche.
Basandosi su questo collaudato schema, questo il quadro accusatorio, il promotore finanziario modenese, era riuscito ad ottenere da oltre 30 clienti (sebbene il numero delle presunte vittime sia ancora parziale) oltre 5 milioni di euro che, invece di essere investiti in operazioni speculative, sarebbero serviti a garantire al broker un elevato tenore di vita tenore di vita con tanto di acquisti di oggetti preziosi (per collezioni letterarie e numismatiche, orologi dalle marche prestigiose e auto sportive) e viaggi all’estero. I finanzieri hanno poi sequestrato i beni rinvenuti nel corso delle perquisizioni, ad oggi valutati circa 250mila euro, procedendo ad ulteriori accertamenti con lo scopo di individuare altre parti lese ed ogni eventuale disponibilita’ patrimoniale accumulata dall’indagato principale per mezzo della truffa. La misura cautelare degli arresti domiciliari e’ stata applicata anche nei confronti di un 55enne titolare di una rivendita di tabacchi accusato di aver messo a disposizione conti correnti su cui confluivano le somme derivanti dalla presunta truffa.