Regione: Molinaro(Coldiretti), “ricostruire il dipartimento agricoltura”

Catanzaro – “Al Dipartimento Regionale Agricoltura, le cose anche quando possono essere semplici diventano complicate. L’esempio più eclatante è un servizio reale agli agricoltori, quale è l’approvvigionamento del gasolio agricolo. Un percorso ancora oggi irto di ostacoli procedurali e burocratici con duplicazioni e incoerenze applicative del Dipartimento Agricoltura nonostante la chiara volontà politica di semplificazione espressa dalla Giunta Regionale con la deliberazione n. 432 del 10 novembre 2016”. Lo sostiene in un comunicato Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria il quale fa sapere che “anche per questo continuiamo a dire al Presidente Oliverio, che va aperto, prima che sia troppo tardi, “il cantiere” per ricostruire il Dipartimento, altrimenti, si rischia ancora di restare all’invenzione della ruota. Dopo infinite discussioni, – ricorda – si era giunti alla delibera ma ad oggi, non si è provveduto alla revisione e adeguamento dell’applicativo informatico al fine di annullare i diversi profili di incoerenza con le disposizioni di semplificazione contenute nella Delibera di Giunta ed nella normativa nazionale”. A Giudizio di Molinaro “non si vuole scegliere la strada della sussidiarietà in modo che i dati contenuti nel fascicolo aziendale elettronico delle aziende agricole possano fare fede nei confronti delle pubbliche amministrazioni per i rapporti che il titolare della azienda agricola instaura ed intrattiene con esse; e poi ancora,utilizzare quale codice identificativo dell’azienda agricola, il Codice Unico di Identificazione delle Aziende Agricole (CUAA) annullando la smart-card impropriamente adottata dal Dipartimento e in netto contrasto con il deliberato della Giunta Regionale, che è fonte di esposizione a gravi irregolarità e rischi per gli agricoltori oltre che di complicazioni in conflitto con la semplificazione che doveva essere applicata”.

 

 

Quelle che prospettiamo – continua – sono procedure corrette e ben identificate e nel segno della legalità, che permettono di eliminare l’attuale e complesso livello di difficoltà operativa da parte degli agricoltori costretti ad affidarsi addirittura ai fornitori per riuscire ad utilizzare la smart-card con le responsabilità e conseguenze derivante dalla consegna delle chiavi di accesso. Il fascicolo aziendale, che possiede tutte le informazioni che caratterizzano l’azienda agricola è e resta l’elemento unificante, che all’interno del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN), è preposto alla raccolta e condivisione delle informazioni strutturali e durevoli relativo a ciascuna azienda agricola.. A chi conviene tutto questo? Chi è il “cartomastraro” che ostacola il deliberato della Giunta Regionale? Questo purtroppo non è un caso isolato e a contare – conclude Molinaro- sono sempre e solo i fatti e i vincoli e i metodi che si vogliono perseguire che generano solo complicazioni inutili e sono incoerenti. Per questo bisogna cambiare rotta per evitare che sfumino grandi opportunità e liberare gli agricoltori dal peso della burocrazia.”