Scuola: tutte le novita’ dell’esame di terza media

Roma  – Dalle prove Invalsi, alla valutazione nel I ciclo, con maggiore attenzione al percorso di studi, e approfondimenti su cittadinanza e Costituzione valorizzati nella prova orale dell’esame di terza media. Queste le novita’ sulla scuola secondaria di primo grado contenute nel decreto firmato oggi dalla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli. – VALUTAZIONE NEL I CICLO: Le nuove modalita’ di valutazione mettono al centro l’intero processo formativo e i risultati di apprendimento, con l’obiettivo di dare piu’ valore al percorso fatto dalle alunne e dagli alunni, e sono improntate ad una loro presa in carico complessiva per contrastare le poverta’ educative e favorire l’inclusione, attivando tutte le strategie di accompagnamento necessarie. Sara’ il collegio dei docenti a deliberare criteri e modalita’ di valutazione di apprendimenti e comportamento. I criteri saranno resi pubblici e inseriti nel Piano triennale dell’offerta formativa. Le scuole, per rendere piu’ completa e chiara la valutazione anche alle famiglie, dovranno accompagnare i voti in decimi con la descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto. La valutazione del comportamento sara’ espressa d’ora in poi con giudizio sintetico e non piu’ con voti decimali, per offrire un quadro piu’ complessivo sulla relazione che ciascuna studentessa o studente ha con gli altri e con l’ambiente scolastico. La norma che prevedeva la non ammissione alla classe successiva per chi conseguiva un voto di comportamento inferiore a 6/10 e’ abrogata. Ma resta confermata la non ammissione alla classe successiva (in base a quanto previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti) nei confronti di coloro a cui e’ stata irrogata la sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio finale. Insieme al diploma finale del I ciclo sara’ rilasciata una Certificazione delle competenze con riferimento alle competenze chiave europee. Alle scuole verra’ fornito, per la prima volta, un modello unico nazionale di certificazione, che sara’ accompagnato anche da una sezione a cura dell’Invalsi con la descrizione dei livelli conseguiti nelle Prove nazionali. Saranno otto le competenze certificate dalle scuole: comunicazione nella madrelingua, comunicazione nella lingua straniera, competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, competenze digitali, capacita’ di imparare ad imparare (intesa come autonomia negli apprendimenti), competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa, consapevolezza ed espressione culturale.
La certificazione sara’ rilasciata anche al termine della primaria, ma senza la sezione dedicata all’Invalsi.

 

INVALSI: Nella scuola primaria le prove sono confermate in seconda e quinta. Nell’ultima classe viene introdotta una prova in Inglese coerente con il Quadro comune europeo di riferimento delle lingue e con le indicazioni nazionali per il curricolo. L’Invalsi fornira’, nel mese di ottobre, le indicazioni necessarie per accompagnare l’introduzione della prova di Inglese. Nella secondaria di I grado le prove si sostengono in terza, ma non fanno piu’ parte dell’esame, nell’ottica di una maggiore coerenza con l’obiettivo finale delle prove: fotografare il livello di competenza delle ragazze e dei ragazzi per sostenere il miglioramento del sistema scolastico. Restano Italiano e Matematica, si aggiunge l’Inglese. Le prove si svolgeranno ad aprile, al computer. La partecipazione sara’ requisito per l’accesso all’esame, ma non incidera’ sul voto finale. Entro ottobre le scuole riceveranno le informazioni necessarie per lo svolgimento delle prove al computer. – L’ESAME CONCLUSIVO DEL I CICLO: Per poter sostenere l’esame, le alunne e gli alunni del terzo anno delle scuole secondarie di I grado dovranno aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale, non aver ricevuto sanzioni disciplinari che comportano la non ammissione all’esame, e aver partecipato alle prove Invalsi di Italiano, Matematica e Inglese. Nel caso in cui l’alunna o l’alunno non abbiano raggiunto i livelli minimi di apprendimento necessari per accedere all’esame, il consiglio di classe potra’ deliberare, a maggioranza e con adeguata motivazione, la non ammissione. Terranno maggiormente conto, rispetto al passato, del profilo delle studentesse e degli studenti e dei traguardi di sviluppo delle competenze definiti nelle indicazioni nazionali per il curricolo. Le prove scritte diventano tre: una di Italiano, una di Matematica e una per le Lingue straniere. Per quanto riguarda la prova di Italiano, questa dovra’ servire per verificare la padronanza della lingua, la capacita’ di espressione personale, la coerente e organica esposizione del pensiero da parte delle alunne e degli alunni. Le tracce dovranno comprendere un testo narrativo o descrittivo; un testo argomentativo, che consenta l’esposizione di riflessioni personali, per il quale dovranno essere fornite indicazioni di svolgimento; una traccia di comprensione e sintesi di un testo letterario, divulgativo, scientifico anche attraverso richieste di riformulazione. La prova potra’ essere strutturata anche in piu’ parti, mixando le tre diverse tipologie.

 

Quanto alla prova di matematica, sara’ finalizzata ad accertare la capacita’ di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze, delle abilita’ e delle competenze acquisite dalle alunne e dagli alunni nelle seguenti aree: numeri, spazio e figure, relazioni e funzioni, dati e previsioni. La prova sara’ strutturata con problemi articolati su una o piu’ richieste e quesiti a risposta aperta. Potranno rientrare nelle tracce anche metodi di analisi, organizzazione e rappresentazione dei dati, caratteristici del pensiero computazionale. E’ prevista poi una sola prova di Lingua straniera, distinta in due sezioni, che verifichera’ che le alunne e gli alunni siano in possesso delle competenze di comprensione e produzione scritta di livello A2 del Quadro comune europeo di riferimento per l’Inglese e A1 per la seconda lingua comunitaria. La prova potra’ consistere in un questionario di comprensione di un testo a risposta chiusa e aperta; nel completamento di un testo in cui siano state omesse parole singole o gruppi di parole, oppure riordino e riscrittura o trasformazione di un testo; nell’elaborazione di un dialogo su traccia articolata che indichi chiaramente situazione, personaggi e sviluppo degli argomenti; nell’elaborazione di una lettera o email personale su traccia riguardante argomenti di carattere familiare o di vita quotidiana; nella sintesi di un testo che evidenzi gli elementi e le informazioni principali. Infine, la prova orale: il colloquio sara’ finalizzato a valutare il livello di acquisizione delle conoscenze, abilita’ e competenze previsto dalla Indicazioni nazionali, con particolare attenzione alle capacita’ di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento fra discipline. Terra’ conto anche dei livelli di padronanza delle competenze connesse alle attivita’ svolte nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione. Il voto finale derivera’ dalla media fra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove scritte e del colloquio. Potra’ essere assegnata la lode.
Il decreto riserva particolare attenzione alle alunne e agli alunni con disabilita’ o con disturbi specifici dell’apprendimento: per loro sono previsti tempi adeguati, sussidi didattici o strumenti necessari allo svolgimento delle prove d’esame.