Uomo ucciso con una coltellata a Torino, fermato nigeriano

Torino  – Un italiano di 52 anni, originario di Catanzaro,  e’ stato accoltellato e ucciso da un nigeriano di 27 anni, all’interno del mercato di libero scambio “Barattolo” di via Carcano, a Torino. Il giovane, per motivi ancora da accertare, intorno alle 7.30 di stamattina ha accoltellato alla gola il 52enne, quindi ha colpito al petto un amico di quest’ultimo, rimasto illeso grazie agli abiti spessi indossati. I soccorritori intervenuti sul posto hanno cercato di rianimare l’uomo per quasi 40 minuti l’uomo, ma poco dopo e’ deceduto. Il giovane nigeriano e’ stato accompagnato al Comando della polizia municipale, mentre il mercatino e’ stato subito sospeso.

 

Omicidio a Torino: l’assessore, attendiamo risultati indagini
“A nome della citta’ esprimo sentite condoglianze alla famiglia della vittima. Ringrazio gli uomini della polizia municipale, intervenuti tempestivamente, che hanno arrestato l’omicida. Attendiamo fiduciosi i risultati delle indagini”. Lo scrive in una nota l’assessore alla Sicurezza del Comune di Torino, Roberto Finardi, dopo l’assassinio del 52enne che, stamattina, e’ stato accoltellato alla gola in un mercatino cittadino. Gli agenti hanno fermato un nigeriano di 27 anni.

 

Omicidio a Torino: presidente associazione, nigeriano irregolare
“Qui conosco tutti i venditori, la situazione e’ sempre stata sotto controllo, purtroppo quello che e’ successo era imprevedibile”. Cosi’ Francesco Planeta, presidente dell’associazione Vivi Balon, dopo l’omicidio avvenuto stamattina al mercato del libero scambio di via Carcano, a Torino, dove un 52enne italiano, Maurizio Gugliotta, e’ stato accoltellato a morte da un nigeriano di 27 anni, Khalid Be Greata. “Non conosco questo ragazzo – aggiunge Planeta – e’ un venditore irregolare e non si era registrato come tutti gli altri. Il suo gesto e’ folle e immotivato, non mi risulta abbiano litigato per problemi di spazio”. Il mercato del libero scambio, meglio conosciuto come suk, gia’ negli anni passati era stato al centro di numerose polemiche, con le forze politiche di centrodestra che, a piu’ riprese, ne avevano chiesto la cancellazione. “Adesso temiamo possa chiudere tutto – dice Cristina Grosso, tesoriera dell’associazione – ma e’ un peccato, perche’ il mercato funzionava e questo episodio non c’entra davvero nulla con la gestione del posto”. Intanto, secondo il racconto di alcuni testimoni, dopo l’omicidio il ragazzo, si e’ seduto su una sedia, ha pulito il coltello con il fazzoletto e si e’ acceso una sigaretta. Agli agenti della polizia municipale che lo hanno fermato non ha detto nulla.