Abusi su minore: Marziale, garante parte civile in processo

Catanzaro – “Non conosco altro aiuto piu’ concreto del costituirsi parte civile al fianco di minorenni che subiscono il piu’ turpe fra i crimini contro l’umanita’”.
Lo ha detto il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, sul processo in corso contro un gruppo di giovani originari di Melito Porto Salvo(RC), imputati di avere ripetutamente abusato di una bambina di 13 anni. “E proprio ieri – prosegue Marziale – il Tribunale penale di Reggio Calabria ha accolto la richiesta del Garante, rappresentato dall’avvocato Angela Caruso. La costituzione di parte civile del Garante calabrese – prosegue Antonio Marziale – segna un precedente storico, perche’ e’ la prima volta in assoluto che un Garante in Italia si costituisce parte civile”. “Di questo risultato sono particolarmente contento perche’ accade in Calabria, a Reggio Calabria, perche’ e’ utile a dimostrare all’opinione pubblica italiana e mondiale che anche in questa terra esistono sacche di civilta’ capaci di rompere il muro dell’omerta’ per schierarsi dalla parte delle vittime. Sarei stato piu’ contento pero’ – rileva Marziale – che nulla fosse mai accaduto, ma a leggere le carte c’e’ solo da rabbrividire per il calvario patito dalla ragazzina e tratteggiato dagli inquirenti”.

 

Per Marziale, “adesso e’ necessario che della vicenda continuino ad occuparsi gli ‘addetti ai lavori’ perche’ sia fatta chiarezza totale, anche se, andando oltre gli steccati della giustizia, rimane il dispiacere per gli imputati, tutti giovanissimi e implicati in un contesto fenomenologico che ha connotazioni planetarie in crescita esponenziale. Cio’ dovrebbe spingere quanti hanno responsabilita’ di governo ad agevolare politiche di prevenzione territoriali e a non ridurre, nel nome di una disumana spending review, la spesa per il welfare”.
Il Garante rivolge, infine, “un ringraziamento al governatore Mario Oliverio, anch’egli costituitosi come Regione Calabria parte civile, a dimostrazione che questo lembo di terra vuole smarcarsi dal silenzio complice e stare dalla parte dei piu’ deboli”.