Terrorismo: Viminale, espulsi due tunisini e un marocchino

Roma  – Due cittadini marocchini ed un cittadino tunisino sono stati espulsi dal territorio nazionale per motivi di sicurezza dello Stato. E’ quanto comunica il Viminale in una nota in cui spiega che con questi ultimi provvedimenti sono 96 le espulsioni eseguite con accompagnamento nel proprio Paese nel corso del 2017, e 228 quelle eseguite dal 1 gennaio 2015 ad oggi, riguardanti soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso.
In particolare, spiega la nota, si tratta di un 31enne cittadino tunisino, piu’ volte arrestato per reati in materia di stupefacenti e recentemente emerso all’attenzione degli investigatori poiche’ sospettato di essersi recato nel 2013 in Siria dove avrebbe combattuto come foreign fighter.
Lo scorso 23 agosto lo straniero e’ stato rintracciato a Perugia dopo un periodo trascorso in patria. In quella circostanza, l’analisi dei contenuti memorizzati nel suo cellulare ha consentito di rilevare la presenza di un file audio contenente la predica di un religioso egiziano che, tra l’altro, incitava al jihad armato contro gli ebrei e l’Occidente.
Per questi motivi e’ stato trattenuto presso il Centro per rimpatri di Torino e rimpatriato dalla frontiera marittima di Genova, con accompagnamento nel proprio Paese di provenienza.

 

Il secondo espulso e’ un 25enne cittadino marocchino, monitorato dalle Forze di Polizia perche’ il suo profilo facebook e’ risultato in contatto con alcuni foreign fighters marocchini presenti in Siria e attivi nella stessa unita’ operativa del Daesh dove combatte l’estremista “milanese” Monsef El Mkhayar. Dai contenuti immessi sui social e’ inoltre emersa la sua vicinanza alla causa jihadista. Il marocchino, rintracciato ad agosto a Torino e trattenuto presso il locale Centro per rimpatri, e’ stato espulso con accompagnamento nel proprio Paese, con un volo decollato dall’aeroporto di Milano-Malpensa.
E’ stato espulso anche un 26enne marocchino evidenziato all’attenzione delle Forze di Polizia nei mesi scorsi perche’ il suo profilo facebook Ab do Torino era risultato in contatto con alcuni foreign fighters marocchini presenti in Siria e attivi nella stessa unita’ operativa del Daesh dove combatte l’estremista “milanese” Monsef El Mkhayar. L’esame del profilo facebook utilizzato dal cittadino marocchino, appartenente al medesimo circuito relazionale del suo connazionale insieme al quale e’ stato espulso oggi, ne ha poi denotato la sua vicinanza alla causa jihadista. Il 26enne, rintracciato a settembre a Bolzano e trattenuto nel Centro per rimpatri di Torino, e’ stato espulso, con accompagnamento nel proprio Paese, con volo decollato dall’aeroporto di Milano-Malpensa.