Universita’ Calabria: Giovani Comunisti, troppe tasse

Cosenza  – I Giovani Comunisti all’attacco della gestione del rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci. “All’Universita’ della Calabria – scrivono – due solamente sono le cose certe: le tasse che aumentano ogni anno in modo esponenziale ed i ritardi per i pagamenti delle borse di studio.
Tasse sempre piu’ alte e scadenze sempre piu’ brevi, uno schiaffo verso la situazione economica in cui versano le famiglie calabresi. Ma il Rettore Crisci vive in Calabria? Conosce le vicissitudini di questa terra o si limita a svolgere il ruolo di esattore? Perche’ non e’ altrettanto celere quando si tratta di erogare le borse di studio ai suoi studenti? L’erogazione che viene puntualmente rimandata e’ l’ennesima beffa per gli studenti dell’Unical, visti solo ed esclusivamente come clienti.
Piu’ di 1.800 studenti lo scorso anno, pur avendone diritto e ricadenti nel ridicolo status di “idonei non beneficiari”, non hanno ricevuto – sottolineano – la borsa di studio; quelli che avevano invece ricevuto la prima rata stanno ancora aspettando l’ultimo conguaglio la cui scadenza era stata fissata a luglio.
E’ ridicolo che in una universita’ italiana, mentre il Rettore si autocelebra per le scalate nelle classifiche internazionali, possa ancora ammettere la figura dell’idoneo non beneficiario, status ormai sconosciuto alle quasi totalita’ degli atenei italiani. Una differenza inaccettabile tra gli studenti calabresi e quelli del resto del Paese! E’ il momento di dire basta, i soldi ci sono!Invece di fare campagna per il Si’ al referendum – continua la nota – invece di utilizzare l’Ateneo per una tre giorni del Partito Democratico, vada in Regione e chieda, cosi’ come gia’ fanno in Lazio e Campania, di utilizzare i fondi europei per il pagamento delle borse e porre fine allo scempio dell’idoneo non beneficiario. Come se non bastasse, neanche 5 minuti dopo aver affisso lo striscione, un vigilantes lo ha strappato affermando d’aver avuto ordini a riguardo. E’ evidente che per Crisci e’ troppo pericoloso uno striscione che invoca chiarezza ed un’assemblea pubblica per rivendicare un sacrosanto diritto degli studenti. Mercoledi’ 29 novembre all’aula Giulio Regeni-SSP1 Cubo 1A, alle ore 17.30, ci diamo appuntamento per un’assemblea pubblica. Le borse di studio – concludono i Giovani Comunisti – sono un diritto, per questo le pretendiamo”.