Strage di Sava, folla ai funerali delle vittime del carabiniere

Taranto  – Chiesa gremita e folla radunata anche all’esterno della Chiesa Matrice di Sava (Taranto) oggi per i funerali delle tre persone uccise sabato scorso da un carabiniere, loro congiunto, nell’appartamento di famiglia.
Le vittime sono il padre, la sorella e il cognato del carabiniere, rispettivamente Damiano Pesare, Nella e il marito di quest’ultima Salvatore Bisci. A far fuoco verso di loro l’appuntato dei Carabinieri Raffaele Pesare, in servizio alla Compagnia di Manduria (Taranto), che al termine di un ennesimo litigio per una questione di proprieta’ ha fatto fuoco con la pistola di ordinanza uccidendoli quasi sul colpo.
Pesare, 53anni, ha poi tentato di ammazzarsi ma il proiettile non ha leso organi vitali. Il militare e’ in stato di arresto per omicidio plurimo ed e’ piantonato al Policlinico di Bari dove era stato ricoverato gia’ nella serata di sabato scorso. Non corre pericolo di vita. Oggi i funerali sono stati celebrati dal vescovo di Oria (Brindisi) – nella cui Diocesi ricade Sava – monsignor Vincenzo Pisanello, che all’omelia ha detto: “Sono giorni nuvolosi e di caligine. Giorni oscuri, in cui la vita e’ stata sopraffatta dalla morte e il male ha preso il sopravvento – ha detto il vescovo di Oria -. Davanti ad episodi come questo, ci si sente persi, sbandati. L’incredulita’, lo sgomento e forse anche la paura prendono il sopravvento. Come reagire? Con il silenzio, con il pianto e con la preghiera. Con il silenzio che ci interroga sul valore della vita e su come insegniamo questo valore alle nuove generazioni. Con il pianto, che ci aiuta a metabolizzare, che ammorbidisce il dolore e lenisce la disperazione. Poi con la preghiera affinche’ il nostro Signore accolga questi fratelli tragicamente strappati alla vita”. E’ stato scelto nel corso della messa di effettuare gli stessi canti della liturgia domenicale anche perche’, e’ stato osservato, le tre vittime erano assidue della messa festiva. Prima che la messa avesse inizio, e’ stato accompagnato in chiesa il figlio 11enne della coppia uccisa, il quale ha appreso della tragedia solo diverse ore dopo. Il bambino era accompagnato da parenti a cui e’ stato affidato dopo la morte dei genitori. Raffaele Pesare – secondo quanto e’ emerso – ha ammazzato padre, sorella e cognato per un dissidio nato su chi spettasse la raccolta delle olive quest’anno in in piccolo podere di proprieta’ del genitore e che qusti a sua volta aveva affidato per la conduzione al figlio e al cognato.