Lavoro: al via campagna Cgil contro illegalita’ nei call center

Catanzaro – Al via #presidiolegalita’callcenter, la campagna della Slc Cgil Calabria per il rispetto del contratto e della normativa vigente nel settore call center outbound. L’iniziativa e’ stata presentata in una conferenza stampa dal segretario generale della Slc Cgil, Daniele Carchidi, insieme ad Alberto Ligato, dirigente regionale Slc Cgil, e a Luigi Veraldi, del Dipartimento legalita’ della Cgil.
“In Calabria – ha spiegato Carchidi – sono 15mila i lavoratori nei call center: 10mila di questi lavoratori hanno tutele contrattuali, rappresentanza sindacale e giusti salari, lavorando presso aziende grandi e comunque serie, gli altri 5mila invece lavorano in aziende medie o piccole che non garantiscono alcuna tutela ne’ retribuzioni certe e regolari, aziende che spesso hanno come sedi sottoscale o magazzini. Lanciamo questa campagna – ha aggiunto il segretario della Slc Cgil regionale – proprio per fare luce su quello che avviene in queste aziende piccole e medie, che, da quanto emerso da visure camerali che abbiamo effettuato, sono in Calabria oltre 200”.

Carchidi ha poi osservato: “#presidiolegalita’callcenter vuole essere al tempo un luogo di denuncia a sostegno dei lavoratori che sono senza tutele contrattuali e contributive ma anche strumento di regolamentazione del settore, perche’ e’ evidente che, con aziende che abbassano il costo del lavoro e che quindi possono partecipare agli appalti con il massimo ribasso, c’e’ il grave rischio di concorrenza sleale a danno delle aziende in regola. Con questa azione poi – ha rilevato il segretario generale della Slc Cgil – intendiamo rivolgerci anche ai lavoratori, che in genere si rivolgono al sindacato e trovano il coraggio di denunciare solo quando sono gia’ stati sfruttati o quando l’azienda ha levato improvvisamente le tende dopo aver ricevuto una commessa e incassato i soldi: e’ un atteggiamento comprensibile, ma abbiamo bisogno della loro collaborazione, per questo sul nostro sito abbiamo una pagina apposita per ricevere denunce anche anonime, fermo restando che comunque garantiamo e salvaguardiamo la privacy di chi denuncia”. Carchidi ha poi osservato: “E’ evidente che con questa iniziativa noi puntiamo anche a sensibilizzare le istituzioni e le autorita’ competenti a fare la loro parte, dall’Ispettorato del Lavoro alle forze dell’ordine come la Guardia di Finanza, perche’ molto spesso ci sono vere e proprie frodi fiscali nel settore dei call center”.