Corte dei Conti: Calabria, sanita’ e agricoltura a rischio

Catanzaro – Danni erariali per oltre 11 milioni frutto in gran parte di irregolarita’ nella gestione della sanita’, di spreco di denaro pubblico, di indebite erogazioni di contributi pubblici, di truffe nel settore dell’agricoltura. Sono questi i dati piu’ significativi emersi dalla relazione del presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti, Rita Loreto, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della magistratura contabile calabrese. Sotto i riflettori l’attivita’ della Corte dei Conti nel 2017 che per quanto riguarda la Sezione giurisdizionale ha registrato “un trend di complessiva produttivita’ in materia di giudizi di responsabilita’, pensionistici e di conto” che “ha raggiunto e superato quello del 2016, con 372 sentenze pubblicate”, 72 delle quali sono state di definizione di contenziosi amministrativi per un importo di 11,5 milioni. Con riferimento a quest’ultimo profilo di attivita’, la Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti calabrese ha in particolare riscontrato “in costante crescita la tipologia di indebite percezioni di contributi e finanziamenti statali, regionali e/o comunitari che – e’ scritto nella relazione del presidente Loreto – si esplicano attraverso variegate condotte illecite e che hanno portato alla trattazione di ben 40 giudizi, di cui 32 definiti con sentenze di condanna, sul presupposto dell’accertato sviamento dei fondi pubblici dall’interesse collettivo che con il loro corretto impiego avrebbe dovuto essere garantito, stante la mancata realizzazione del programma di investimento”.
Secondo la magistratura contabile calabrese, poi, “molto frequenti sono state le sentenze di condanna per truffe all'”Agea”, realizzate nella maggior parte dei casi attraverso la presentazione di domande di contributo non veritiere, nelle quali gli agricoltori beneficiari dichiaravano come appartenenti alla propria azienda terreni su cui in realta’ non avevano alcun titolo reale”, mentre in altri casi addirittura vi e’ stata la percezione di contributi intesati a soggetti detenuti”: in questa tipologia la relazione del presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti ha menzionato in particolare una sentenza di condanna, per complessivi 2,3 milioni, nei confronti di funzionari “Agea” e di privati agricoltori per l’indebita erogazione dei cosiddetti “contributi fuori termine””.

“Focus” della Corte dei Conti anche sugli appalti di opere pubbliche, con la citazione della condanna dei direttori dei lavori e del responsabile del procedimento per il completamento di una tangenziale, per complessivi 3,2 milioni in favore di un’amministrazione provinciale “a causa del significativo stravolgimento dell’opera per come originariamente progettata e conseguente inutilizzabilita’ dell’arteria stradale” e sulle “societa’ in house”, con la citazione della condanna del presidente di una Fondazione interamente partecipata dalla Regione al risarcimento di 500mila euro “illecitamente distratti per proprio personale tornaconto”.
Particolarmente intensa poi e’ stata, nonostante la grave scopertura degli organici rimarcata dal procuratore Rossella Scerbo, l’attivita’ della Procura regionale della Corte dei Conti, che nel 2017 ha aperto oltre 2.500 fascicoli e ha richiesto importi per oltre 5milioni con atti di citazione per presunti danni arrecati al Servizio sanitario regionale (2,9 milioni) e alla Regione (2,1 milioni): mentre le citazioni depositate dalla Procura contabile in materia di fondi pubblici sfiorano l’importo di 15 milioni.
Nell’analisi della Procura della Corte dei Conti comunque massima attenzione e’ stata data alla sanita’, che in Calabria – ha detto sempre Scerbo – resta uno dei settori “a piu’ alto rischio di danno erariale”, soprattutto a causa della “mancata esecuzione di sentenze di condanna al pagamento dei corrispettivi per contratti di fornitura di beni o servizi”. Infine, molto produttiva nel 2017 si e’ rivelata la Sezione di controllo della Corte dei Conti, molto attiva soprattutto nel controllo degli enti locali che – ha reso noto il presidente, Tommaso Salamone – “ha fatto registrare il dato di 40 Comuni calabresi in dissesto, dato record sul piano nazionale”.