Imprese: Confapi, bando Regione su autoimpiego e’ fermo

Catanzaro  – “A chi oggi si collegasse sulla pagina di “Calabria Europa” dedicata al Bando autoimpiego della Regione si paleserebbe una situazione grottesca, con una cronologia che cosi’ recita: 14 aprile 2017, pubblicazione dell’avviso sul Burc, poi una serie di date successive relative a differimenti e proroghe, 24 agosto, presa d’atto delle domande pervenute, infine, 2 ottobre, nomina della Commissione di valutazione. Dopodiche’ il nulla. Il bando resta “in valutazione”, in un limbo di incomprensibile durata e dalle motivazioni oscure. Com’e’ possibile?”. E’ la domanda posta da Francesco Napoli, presidente di Confapi Calabria, il quale, spiega un comunicato, “allertato sulla situazione da un gruppo di giovani disoccupati calabresi che attendono da dieci mesi di capire se le proprie domande sono state accettate al finanziamento previsto dal Por”, si chiede ora se sia possibile “in una regione come la nostra, prendersi il lusso di una pausa cosi’ lunga e immotivata, mentre centinaia di persone, che con fiducia e piene di speranza hanno correttamente compilato le domande, aspettano di poter fare decollare le proprie attivita’, la propria vita, i propri sogni”.

Il Bando, pubblicato sul Burc ormai quasi un anno fa, riporta fra gli obiettivi la volonta’ di “sostenere chi non ha un impiego e vuole avviare nuove iniziative imprenditoriali o lavorare in autonomia”, e infatti l’avviso e’ destinato a “disoccupati, inoccupati o inattivi. E sono tantissimi in Calabria quelli che si trovano in una di queste condizioni – precisa Napoli – soprattutto giovani che in questa immobilita’, in questa inattivita’, in questa che percepiscono come inutilita’, soffrono decisamente. Ebbene, a queste persone, che attendono trepidanti di sapere se avranno un aiuto a rimettersi in movimento, proprio a loro, la Regione cosa fa? Le lascia in stand-by, in un’attesa sfiancante e anche dannosa dal punto di vista economico. Si’ perche’ chi ha un’idea e la lascia in pausa, non fa che svalutarla. Oliverio – dice – continua a bruciare il futuro dei suoi concittadini; chiediamo a gran voce che la Regione spieghi a queste persone il perche’ di questi ritardi. – conclude Francesco Napoli – E’ giusto che chi ha acceso le speranze di tanti con la promessa di un aiuto e di un sostegno, si confronti con le centinaia di aspiranti imprenditori (giovani e meno giovani) che attendono da dieci mesi una risposta alle proprie domande, un si’ o un no per poter andare avanti, comunque, con le proprie vite”.