Carceri: assistente polizia penitenziaria aggredito a Rossano

Cosenza – A seguito di una violenta aggressione ad opera di un detenuto di origine nigeriana, un assistente capo della polizia penitenziaria in servizio a Rossano (Cosenza) ha dovuto fare ricorso alle cure del locale ospedale, dove gli e’ stata riscontrata la frattura del setto nasale, con prognosi di giorni 30. Lo rende noto il Sappe, con una nota firmata dal segretario nazionale Damiano Bellucci e dal segretario generale aggiunto, Giovanni Battista Durante. L’uomo, convocato nell’ufficio della sorveglianza generale, dopo il ritrovamento, nella camera di pernottamento, di bastoni atti ad offendere, ha aggredito l’assistente capo con calci e pugni, ma non contento di cio’ gli ha anche lanciato addosso una stufa. Il detenuto era stato trasferito a Rossano da Catanzaro, dove aveva anche tentato di aggredire un agente della polizia penitenziaria. A Catanzaro era detenuto per lesioni personali ed oltraggio a pubblico ufficiale.
“Ci riferiscono – aggiungono i sindacalisti – che sono frequenti i suoi atteggiamenti di sfida nei confronti della polizia penitenziaria. C’e’ comunque da evidenziare che gli eventi critici, nelle carceri italiane, a causa di una organizzazione sbagliata qual e’ la vigilanza dinamica a distanza, sono aumentati negli ultimi anni. Nel 2016 ci sono stati 8586 gesti di autolesionismo, 64 decessi per cause naturali, 39 suicidi, 1011 tentativi di suicidio, 6552 colluttazioni, 949 ferimenti; nel 2017 i gesti di autolesionismo sono diventati 9510, i decessi per cause naturali 78, i suicidi 48, i tentativi di suicidio 1135, 1175 ferimenti, 7446 colluttazioni.
In Calabria, nel 2016, ci sono stati 198 atti di autolesionismo, 2 decesso per cause naturali, 124 colluttazioni, 29 ferimenti; nel 2017, 201 atti di autolesionismo, 4 decessi per cause naturali, , 144 colluttazioni, 60 ferimenti”.