Aeroporto Reggio: Bombino, se non reagiamo arriva la chiusura

Reggio Calabria  – “Se non si incomincia da subito a “disegnare” il percorso piu’ efficace per assicurare all’Aeroporto dello Stretto il rango di infrastruttura strategica della Citta’ Metropolitana, della Calabria e del Mezzogiorno, il nostro scalo, sara’ purtroppo destinato a morire”.
Lo afferma, in una nota, il Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, Giuseppe Bombino, analizzando l’attuale operativita’, gli esigui collegamenti e la complessiva crisi industriale dell’Aeroporto di Reggio Calabria. Quanto emerge dalle ultime notizie, secondo cui si sta valutando l’ipotesi della chiusura serale, rappresenta, inoltre, la parabola di una traiettoria la cui fase decadente era immaginabile, nonostante gli illusori annunci di una politica disattenta.
“Sembrano essere confermate, dunque, tutte le preoccupazioni della prima ora – ha proseguito Bombino – scaturite da un percorso non chiaro ed approssimativo, incapace di assicurare al nostro scalo una prospettiva di autonomia economica e manageriale; perplessita’ che, peraltro, non sono sfuggite al “Comitato Pro Aeroporto”, piu’ volte portate all’attenzione della cittadinanza, ma che altrettante volte hanno registrato l’assenza della politica”.

“La perdurante mancanza di una strategia – ha proseguito Bombino – soffoca ogni visione di centralita’ che l’Area dello Stretto deve esprimere nella rete degli scambi nazionali ed internazionali. Cio’, purtroppo, non puo’ che essere attribuito ad una colpevole inerzia delle rappresentanze politiche chiamate a difendere la dignita’ dell’Aeroporto dello Stretto.
Il nostro scalo, e non mi stanchero’ mai di ribadirlo, ha una valenza interregionale; e’ l’infrastruttura logistica piu’ “avanzata” e baricentrica per connettere le intermodalita’ Euro-Mediterranee lungo le direttrici Nord-Sud, Est-Ovest. Reggio e’ sede di una Universita’ che non a caso e’ denominata “Mediterranea”; e’ sede, inoltre, di una Universita’ per Stranieri, la Dante Alighieri, peraltro l’unica del Mezzogiorno, che attrae centinaia di studenti da ogni parte del mondo. Reggio, pertanto, per vocazione ed intelligenza territoriale, ambisce a proporsi come Citta’ degli Studi, come centro turistico e culturale, e non solo.
In tale quadro – ha proseguito ancora Bombino – i progetti che in questi anni abbiamo realizzato per far diventare il Parco dell’Aspromonte un vero e proprio “attrattore metropolitano”, rischiano seriamente di restare “soffocati” e schiacciati in se stessi, vista la carenza di collegamenti.
L’ottenimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile, la candidatura mondiale dell’Aspromonte all’Unesco Global Geoparks, la vincente intesa tra il MArRC e l’Ente Parco che, grazie alla valorizzazione del connubio “Natura&Cultura”, anche quest’anno ha permesso a centinaia di visitatori di raggiungere i luoghi dell’Aspromonte dopo la visita del nostro Museo, sono tutte aspirazioni ed iniziative che potrebbero subire una gravissima mortificazione in assenza di una seria politica in grado di assicurare piena operativita’ all’Aeroporto dello Stretto.
Se non reagiamo, saremo destinati a scomparire.
Interpretando la preoccupazione e l’istanza delle comunita’ dell’Aspromonte – ha concluso Giuseppe Bombino – chiedo ai vertici di Sacal di voler definire, una volta e per tutte, le linee di un piano industriale che risponda ai principi di razionalita’ e lungimiranza e alle aspettative della collettivita’. C’e’ bisogno di un’azione straordinaria, poiche’ straordinaria e’ la portata delle opportunita’ e delle occasioni per Reggio. Chiedo alle altre Istituzioni, pertanto, di assumere ogni iniziativa per programmare la “messa in sicurezza” nostro Scalo, anche al fine di evitare che un’altra luce venga spenta in citta’”.