Migranti: cimitero internazionale a Tarsia, a maggio il via ai lavori

Cosenza – “Posso oggi finalmente annunciare con assoluta certezza che i primi giorni di maggio inizieranno, a Tarsia, in Calabria, i lavori per la realizzazione del Cimitero internazionale dei Migranti, la grande opera umanitaria, apprezzata nel mondo, dalla stampa internazionale e anche dal Parlamento Francese, che con un suo autorevole esponente, il deputato Christian Paul, ha, lo scorso anno, elogiato la nostra grande opera di civilta’! Il Cimitero dei Migranti dara’ dignita’ alla morte delle tante vittime dei tragici naufragi. Oggi purtroppo si registra l’ennesima strage in mare di migranti, tra cui anche quattro poveri, sfortunati bambini”. E’ quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli. “Ho avuto conferma dall’ufficio tecnico del comune di Tarsia, che, dopo l’approvazione del progetto esecutivo, redatto dall’architetto Fernando Miglietta e dall’ing. Donato D’Anzi, e’ stata avviata la procedura per il primo appalto per un finanziamento di 250mila euro, concesso dalla Regione Calabria. L’inizio dei lavori, con l’apertura del cantiere e una contestuale, grande, fortemente simbolica manifestazione, in loco, e’ per i primi giorni di maggio, continua Corbelli. Grazie all’impegno e al coraggio del giovane sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, della sua Amministrazione, del Consiglio comunale e dell’ospitale, solidale comunita’, e al sostegno della Regione e di altre Istituzioni, nazionali ed europee, in poco tempo sara’ ultimata la grande opera di civilta’, per dare dignita’ alla morte di queste vittime dell’immigrazione e cancellare cosi’, definitivamente, la disumanita’ di quei corpi (uomini, donne e bambini), quasi tutti senza volto e senza nome, seppelliti, con un semplice numerino in tanti piccoli sperduti cimiteri, quasi tutti calabresi, siciliani, campani, che di fatto ne cancellano cosi’ per sempre ogni ricordo e ogni riferimento per i loro familiari che non sapranno mai dove andare un giorno a cercarli per portare un fiore e dire una preghiera. Questa universale opera di pace, per la cui realizzazione lotto ininterrottamente da oramai 4 anni e mezzo, dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013, sara’ sempre il mio orgoglio e un giorno, non lontano, quando finira’ l’ondata populista ed xenofoba, motivo di vanto anche per la nostra Calabria e l’intero Paese”.