Sanita’: Catanzaro; Ciconte, no fughe in avanti per azienda unica

Catanzaro – “Il processo di integrazione che si sta mettendo in campo fra le aziende deve basarsi sul principio di pari dignita’ fra le stesse”. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale, Enzo Ciconte, con riferimento al dibattito in corso a Catanzaro sulla possibile integrazione tra l’azienda ospedaliera “Pugliese” e l’azienda ospedaliera universitaria “Mater Domini”. Ciconte interviene per “chiarire quale possa essere il percorso da intraprendere perche’ avvenga l’integrazione fra le due aziende, al fine di formare un’azienda unica. A mio avviso – spiega – si deve puntare alla fusione delle due mission: quella universitaria improntata principalmente sulla formazione e la ricerca, e quella ospedaliera che punta, prioritariamente, all’assistenza del malato. Questi due mondi insieme – spiega il vicepresidente del Consiglio regionale – determinerebbero la formazione di un’azienda unica, innovativa, non solo in Calabria ma nell’intero meridione d’Italia, in quanto composta da grandi professionalita’, le cui ricadute sarebbero in primo luogo la riduzione dell’emigrazione sanitaria e, in secondo luogo, attraverso la creazione di start up e altre forme di ricerca innovativa che creino sviluppo, consentirebbe alle nostre energie migliori di rimanere in Calabria”.

Secondo Ciconte “e’ chiaro che il processo di integrazione che si sta mettendo in campo fra le aziende deve basarsi sul principio di pari dignita’ fra le stesse, senza fughe in avanti con termini inaccettabili quali l’incorporazione di una azienda nell’altra. Anche per quanto concerne la questione dei posti letto – aggiunge il vicepresidente del Consiglio regionale – questa non puo’ rappresentarsi come semplice sommatoria delle due aziende, in quanto si deve tenere conto che, in una azienda cosi’ strutturata, si inscrive l’unica facolta’ di Medicina della Calabria che, in quanto tale, e’ patrimonio dell’intera regione e non solo del capoluogo. Per tale motivo e’ evidente che la sommatoria fra le due aziende non puo’ essere effettuata sic et simpliciter, ma deve tenere conto, nella ripartizione dei posti letto, di questa peculiarita’ unica; essi – sostiene Ciconte – dovranno essere sicuramente maggiori in questo nuovo ente, il quale puo’ rappresentare una svolta nel nostro sistema sanitario regionale, sia in termini di sistemi innovativi che di modelli organizzativi e di gestione di servizi sanitari di eccellenza, tale da divenire modello per altre realta’ italiane”. Infine, Ciconte ritiene “evidente che un progetto cosi’ ambizioso e’ realizzabile soltanto attraverso la costruzione di un nuovo ospedale, in sostituzione del “Pugliese”, che sia all’avanguardia, innovativo da un punto di vista strutturale e tecnologico, in linea con la nuova normativa sull’edilizia sanitaria, patrimonio e riferimento della nuova azienda soprattutto per quanto concerne l’urgenza- emergenza””.

,