Porto Gioia Tauro: D’Agostino, Zes passaggio cruciale

Catanzaro – “L’approvazione, da parte della Giunta regionale, del piano di sviluppo per la Zona Economica Speciale di Gioia Tauro e’ un passaggio cruciale per il territorio della Piana e per l’intera Calabria”. E’ quanto dichiara il Consigliere regionale Francesco D’Agostino a seguito dell’atto di Giunta di ieri pomeriggio.
“Nonostante quello della Zes fosse un percorso non facile – spiega D’Agostino – il governo regionale, e in particolare il Presidente Mario Oliverio e l’Assessore Francesco Russo, ha dimostrato determinazione, visione d’insieme e vera capacita’ politica nel concretizzare uno dei grandi progetti di crescita del programma presentato ai cittadini. Finalmente, dopo anni di parole, si e’ passati ai fatti. La fisionomia del provvedimento apre allo sviluppo dei territori, delle portualita’ e delle aree industriali e commerciali. Inoltre – prosegue – non puo’ essere sottovalutato il vantaggio per le piccole e medie impese regionali e nazionali, che troveranno negli oltre 2mila ettari della Zes un’opportunita’ di investimento concreta ed eccezionale”.
Il progetto, ovviamente, mira allo sviluppo dell’economia calabrese nel suo complesso, a partire da uno dei suoi “asset” principali. Per Francesco D’Agostino: “Iniziamo a raccogliere i frutti di un lavoro silenzioso, senza proclami, che nel prossimo futuro si dispieghera’ con maggiore consistenza. Sapevamo che il nodo del Porto di Gioia Tauro andava affrontato a partire da progetti ambiziosi ma realizzabili. Il licenziamento di quasi quattrocento lavoratori portuali e il fallimento del progetto di costruzione di automobili nel retro porto hanno contribuito ad indebolire le speranze di rilancio dello scalo gioiese. Ma noi non ci siamo fermati a questa logica. Gli investimenti fatti dalla Regione in questi anni, e la tenacia con cui si e’ dialogato su tutti i tavoli per l’istituzione della Zes, hanno dimostrato – conclude – che c’e’ una parte di politica che, con i fatti e non con gli slogan, crede nel futuro della Calabria e nelle sue potenzialita’”.