Sanita’: appalti truccati in asl ligure, 11 arresti

Genova  – Con un’operazione scattata questa mattina, la guardia di finanza ha eseguito a La Spezia alcune misure di custodia cautelare per episodi di corruzione, turbativa d’asta e concussione nella sanita’ ligure. Sono 11 le persone – tra dirigenti e imprenditori privati – finite in carcere o ai domiciliari. L’attivita’ delle Fiamme Gialle si e’ concentrata soprattutto su alcune gare organizzate nello Spezzino. Le misure piu’ gravi riguardano un dirigente apicale dell’A.S.L. n. 5 “Spezzino” e altri 2 dirigenti, oltre ad un rappresentante di una societa’ multinazionale leader nella produzione e commercializzazione di strumentazioni ospedaliere.

Sono 4 le persone finite in carcere, sette ai domiciliari, nell’ambito dell’inchiesta partita nel maggio scorso sulla sanita’ Spezzina condotta dalla Guardia di Finanza di La Spezza, coordinata dalla Procura della citta’ del Golfo. Le misure cautelari, disposte dal gip De Bellis si sono rese necessarie “per interrompere la continua attivita criminosa, di cui si sono avuti riscontri fino a pochi giorni fa su gare in corso di svolgimento, nonche per impedire l’inquinamento di fondamentali elementi probatori”. Le misure piu’ gravi hanno coinvolto il dirigente dell’Asl 5 della Spezia, Massimo Buccheri, 49, residente a Catania, e due dirigenti ed un rappresentante di zona di una societa multinazionale, leader nella produzione e commercializzazione di strumentazione ospedaliera, D.A. di anni 69 di Gaggiano (MI), G.C. di anni 60 di Monza, E.F. di anni 62 di Genova. A Buccheri sono contestati i reati di corruzione, concussione, turbativa d’asta, rivelazione del segreto d’ufficio e falso in atto pubblico, mentre ai rappresentanti della multinazionale i reati di corruzione e turbativa d’asta. Gli arresti domiciliari sono stati notificati ad una serie di soggetti che, a vario titolo, sono intervenuti nella turbativa delle aste, in alcuni casi concorrendo nel reato di corruzione. Si tratta di 2 imprenditori spezzini, L.M. di anni 66 (ex consigliere regionale) e R.M. di anni 48, un imprenditore catanese A.S.D’A. e altri 4 professionisti e tecnici, M.S. di anni 58 di Vezzano Ligure (SP), A.C. di anni 61 di Bolano (SP), C.P. di anni 60 di Pizzighettone (CR) e A.P. di anni 74 di Beverino (SP), quest’ultimo gia condannato nel novembre del 2017 ad anni 7 e mesi 6 con interdizione perpetua dai pubblici uffici per delitti contro la P.A. nell’ambito di altro procedimento.

Sanita’: dirigente Asl spezzina avrebbe truccato gare forniture
Sono diversi gli episodi illeciti accertati dalla Guardia di Finanza della Spezia, nell’ambito dell’inchiesta sulla sanita’ ligure partita quasi un anno fa, e che ha portato stamane all’arresto di 11 persone, tra i quali un dirigente della Asl 5 spezzina, Massimo Buccheri. Nello specifico, i finanzieri hanno riscontrato diversi episodi di concussione da parte del dirigente pubblico che, abusando della sua posizione di Direttore dei Lavori o di Responsabile Unico del Procedimento in diversi appalti pubblici, avrebbe costretto gli appaltatori, dietro minaccia di ritardare i pagamenti, ovvero di procedere a contestazioni sui lavori, ad avvalersi per le forniture e subappalti di imprenditori “amici”, i quali, a loro volta, avrebbero ricambiato Buccheri con regali e denaro. Sarebbe stata accertata anche la turbativa della gara nell’assegnazione di un appalto a livello regionale per forniture di attrezzature e strumentazioni ospedaliere (apparecchi per anestesia ed altro) alle Asl liguri, gara il cui esito sarebbe stato pilotato dal dirigente, nella veste di commissario di gara, a favore della multinazionale oggetto delle indagini. Il dirigente e’ accusato anche di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio: come prezzo della propria attivita illecita, secondo quanto riscontrato dalle Fiamme Gialle, avrebbe ricevuto denaro, promesse di denaro ed altre utilita dai dirigenti della multinazionale. E’ emersa anche la turbativa di tre gare svolte dall’ASL 5 per un incarico di certificazione energetica, per un incarico professionale per la ricognizione ed aggiornamento catastale degli immobili dell’ASL e per la fornitura di attrezzature elettromedicali (lavaendoscopi). Nei primi due casi, il pubblico funzionario, al fine di favorire un imprenditore amico, avrebbe chiesto ai concorrenti di non presentare alcuna offerta; nel terzo caso il pubblico funzionario (membro della commissione aggiudicatrice), al fine di favorire una ditta amica, avrebbe confezionato un bando “su misura”, suggerito come presentare l’offerta al fine di garantirne l’aggiudicazione e, infine, chiesto alla stessa ditta di suggerire i punteggi da dare alle altre concorrenti; dalle indagini e’ emersa anche la turbativa in una gara svolta dall’ASL di Massa per l’emissione dei titoli di efficienza energetica. Infine, accertata la falsificazione di un verbale di gara (e quindi di un atto pubblico) con riferimento ad una gara svolta presso l’ASL di Massa per la costruzione del palazzetto dello sport.