Sanita’: 53 nuovi medici all’ospedale di Cosenza

Cosenza – L’annuncio ufficiale e’ del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, Achille Gentile, che ha tenuto stamattina una conferenza stampa per illustrare la situazione del nosocomio bruzio, al centro di molte polemiche. Gentile ha precisato che 53 nuovi medici sono stati gia’ assunti e saranno assorbiti dai reparti che hanno maggiore carenza di personale. Cinque saranno destinati al pronto soccorso. Si attende il termine dell’iter che portera’ a concludere i concorsi per infermieri e operatori sanitari. In tutto ci saranno 120 nuovi infermieri, 8 tecnici di radiologia e 8 ostetriche. “Con queste assunzioni non risolviamo certo il problema del sovraffollamento – ha detto il direttore – che e’ identico per tutti i grandi ospedali, ma ci stiamo attrezzando”. Precisato che il maggior numero di accessi riguarda codici bianchi o verdi, il che dimostra che mancano i servizi sul territorio, cosa che causa un sovraffollamento al pronto soccorso. Dai dati diffusi emerge che, nel trimestre appena concluso, su 17.514 accessi, solo 312 (pari all’1,8%) sono codici rossi e 7.558 (43.3%) sono codici verdi. “A breve – ha detto ancora Gentile – realizzeremo l’Hospice per le cure palliative a Rogliano, nei locali del Santa Barbara. La struttura ospitera’ 14 posti letto dedicati all’assistenza dei malati affetti da patologie neoplastiche terminali”. Annunciato anche che sono ormai pronte tre nuove sale operatorie, che si vanno ad aggiungersi alle quattro gia’ funzionanti. Entro dicembre saranno nominati 10 nuovi primari e, inoltre, entro maggio, anche l’ospedale Mariano Santo dovrebbe tornare a nuova vita diventando un polo oncologico autosufficiente, con un nuovo acceleratore lineare che si affianchera’ alla Pet. Sempre stamattina, registriamo che, in concomitanza con la conferenza stampa del direttore generale Gentile, all’esterno del pronto soccorso dell’ospedale civile dell’Annunziata si e’ anche tenuta una protesta alla quale hanno partecipato cittadini comuni e alcuni Consiglieri comunali di Cosenza, che hanno lamentato disservizi, sprechi e rischi per la salute dei pazienti.

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