25 aprile: Bevacqua (Pd), difendere il valore della liberta’

Catanzaro – “Che cosa festeggiamo il 25 aprile? Esiste ancora coscienza di cio’ che questo giorno rappresenta e riassume in se’, oppure e’ diventato un indistinto ponte primaverile, buono per una gita fuori porta? Cos’e’ questa “Liberta’” che in questa giornata dovrebbe incarnare le sue ragioni? Credo che la vera forza del 25 aprile 1945 stia nel suo valore fondativo: non e’ tanto la fine di una guerra che fu anche guerra civile, ma fu l’inizio, il primo vero mattone di una casa democratica e repubblicana”. Lo afferma il consigliere regionale Domenico Bevacqua, esponente del Pd. “L’importanza di quella liberta’ riconquistata e sancita – aggiunge – risiede prima di tutto nel fatto che nacque dalla coscienza di un dovere: il dovere di testimoniare l’amore per quella liberta’, la capacita’ di sentirla irrinunciabile. Quei giovani di allora ci hanno concesso il privilegio di respirare liberamente. Lo Stato repubblicano che ne segui’ aveva e ha il compito primario di rendere effettivo quanto la Costituzione ha suggellato. Affinche’ cio’ accada, pero’, e’ necessario che la politica sia in grado di garantire quei livelli essenziali di esistenza dignitosa senza i quali diventa impossibile la stessa agibilita’ democratica. Nella nostra Calabria, ferita e sfigurata, l’odierno 25 aprile e’ si’ la festa per la liberta’ di allora, ma deve essere anche, se non soprattutto, la manifestazione della volonta’ di concretizzate una liberta’ possibile: la liberta’ dal condizionamento socio-economico, la liberta’ dalla disoccupazione, la liberta’ dal bisogno, la liberta’ dalla ndrangheta, la liberta’ dalla paura. E, allora come ora, e’ una liberta’ che diventa tangibile – conclude Bevacqua – soltanto se ognuno, per quanto gli compete, riconosce il proprio dovere e lo persegue. A cominciare, naturalmente, da chi riveste ruoli istituzionali”.