Intimidazioni: Coldiretti, vili attacchi contro aziende agricole

Crotone – Nella notte tra giovedi’ e venerdi’ tre importanti aziende agricole del comune di Strongoli hanno subito un attentato di natura vandalica e intimidatoria che ha provocato gravi danni. Si tratta dell’azienda Calabria Verde di Nigro Giuseppe, azienda Piscitelli Giuseppe , azienda Perrotta Mario. Con una mazza sono state distrutte tre motopompe e all’azienda Perrotta e’ stata messa a fuoco una tettoia ricovero mezzi e ha avuto completamente distrutti una raccoglitrice di pomodori, un muletto, un atomizzatore, due frese e molte altre attrezzature. “E’ un vile e ignobile atto – ha commentato Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – che evidentemente vuole creare un clima di tensione e violenza. Coloro che continuano a vessare con atti intimidatori e non solo, sono degli sciagurati che vogliono togliere la speranza e il lavoro, alle realta’ imprenditoriali positive che in Calabria ci sono e crescono. Manifesto la piena solidarieta’ di Coldiretti – prosegue – e mi auguro che sia fatta subito luce sulle ragioni e sui responsabili dell’accaduto. Il mondo delle campagne non merita che prenda il sopravvento questo clima. “Certamente chi subisce questi atti, oltre al fermo dell’attivita’, deve investire di nuovo e questo non sempre e’ possibile; i continui attentati che vengono consumati nelle zone rurali, richiedono poi maggiori ed incisivi controlli da parte delle forze dell’ordine, che operano con responsabilita’ e attenzione, ma devono soprattutto far nascere un atteggiamento, da parte di tutti, di cittadinanza attiva e non omertosa. In virtu’ di quanto sta accadendo e per evitare recrudescenze – rende noto – abbiamo chiesto un incontro al Prefetto di Crotone. A questi lestofanti interessa solo guadagno facile e abbrutimento. Ai titolari di queste aziende agricole diciamo che insieme non abbiamo paura ed ancor piu’ saremo sentinelle nel territorio intensificano incontri, momenti di condivisione e risposte forti per costruire lo sviluppo che vogliamo e vuole la stragrande maggioranza della Calabria”.

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