Depurazione: Nicolo’(Fdi) “Regione non può lasciare da soli i comuni”

Reggio Calabria – “La Regione non può lasciare da soli i comuni nella gestione degli impianti di depurazione. Gli enti locali soffrono condizioni finanziarie non di poco conto e dovere, in questo periodo dell’anno, farsi carico della gestione di impianti di costi manutentivi davvero alti, significa, di fatto, favorire l’incuria con grave nocumento per il mare e l’ambiente”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale Alessandro Nicolò(FdI).
“L’ennesima umiliazione per la stagione turistica 2018 e le bellezze straordinarie della nostra terra- stigmatizza l’On. Nicolò- giunge dalla sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea che condanna nuovamente l’Italia per inadempienza sulla messa in regola di fognature e depuratori per i comuni sopra i 15 mila abitanti. In particolare la Calabria spicca con ben 13 comuni coinvolti, tra cui figura pure il comune di Reggio Calabria.”
Con interventi di sindacato ispettivo sono state più volte sollecitateazioni e strategie ad hoc mirate alla valorizzazione delle potenzialità turistiche della nostra Regione.
Pertanto si auspica che le azioni messe in atto per i 13 comuni coinvolti, di cui, soltanto una è stata portata a termine, vengano definite al più presto al fine di arginare le conseguenze pregiudizievoli arrecate ancora una volta all’immagine turistica della Calabria, nonché alla salute di cittadini e turisti.

“In merito alla decisione della Regione di consegnare ai comuni dal prossimo 1 luglio gli impianti fognari – depurativi – prosegue Nicolò – si rischia un’ulteriore debacle per moltissimi centri marini calabresi, piccoli e medi comuni, ma anche capoluoghi di provincia, costretti a subire un accollo che non si tradurrà in efficiente servizio. Anche se alcuni impianti sono stati rimessi nella condizione di potere egregiamente funzionare, appare preoccupante che i costi di gestione e di manutenzione, anche se si tratta di depuratori consortili, rappresentino un gravame insostenibile per le esauste casse dei comuni. Non è di poca entità, infatti – continua Alessandro Nicolò – la spesa viva per mantenere in ordine l’afflusso di liquami e il successivo scolmo, operazioni che impongono un continuo e costoso monitoraggio, anche per i costi energetici, che sposterebbe i bilanci comunali sempre più vicini al default. Sarebbe dunque il caso – afferma Alessandro Nicolò – che la Regione e il presidente della Giunta si facciano immediatamente carico di un incontro con tutti i comuni interessati affinchè l’assegnazione degli impianti di depurazione sia preceduta da un’attenta valutazione dello stato delle finanze degli enti e dalla loro organizzazione tecnica, scongiurando così una stagione estiva in cui, fatalmente, prevarranno le cattive notizie più che la bellezza dei nostri luoghi e del nostro mare”.