Migrante ucciso: in Consiglio regionale schieramenti contrapposti

Reggio Calabria  – La morte di Sacko Soumaila, il migrante ucciso sabato sera a San Calogero, nel Vibonese, e’ stata al centro di un lungo dibattito in Consiglio regionale dopo che sulla vicenda i consiglieri regionali Michele Mirabello, del Pd, e Giuseppe Giudiceandrea, capogruppo di “Dp” hanno presentato un ordine del giorno. L’atto, sottoscritto anche dai capigruppo del Pd, Sebi Romeo, e de “La Sinistra”, Giovanni Nucera, ha aperto una discussione di oltre un’ora nella sono emerse posizioni diversificate e anche contrapposte tra maggioranza e minoranza. Mirabello ha illustrato l’odg definendolo “opportuno alla luce del tema della nuova schiavitu’ legato all’area di Rosarno-San Ferdinando”. Secondo Mirabello “la morte del migrante del Mali, che tra l’altro era anche un attivista sindacale, non puo’ lasciarci indifferenti, anche perche’ e’ avvenuta in una fabbrica dismessa nella quale sono stati interrati anche rifiuti pericolosi, ed e’ avvenuta mentre, a quanto risulta,m stavano prendendo delle lamiere per costruire baracche per altri migranti. Il fatto inoltre apre altre riflessioni, come quello delle condizioni disumane in cui vivono questi migranti e il loro sfruttamento nei campi. Riteniamo che la politica e le istituzioni non possano stare in silenzio. Con l’ordine del giorno esprimiamo cordoglio alla comunita’ dei migranti, condanna l’atto vile a potenziale sfondo xenofobo, impegna il governatore Oliverio a esprimere vicinanza alla comunita’ dei migranti, auspica che forze dell’ordine e magistratura assicurino i responsabili alla giustizia e invita tutti a tenere alta l’attenzione su questi temi”. Dopo Mirabello, e’ intervenuto il consigliere regionale della Cdl Gallo: “E’ giusto esprimere solidarieta’ di fronte alla morte, ma ci sono stati omicidi a parti invertite e non ci sono stati ordini del giorno. Bisogna usare molta cautela, anche alla luce di alcune oscurita’ che circondano la vicenda di sabato scorso. E’ necessario – ha proseguito Gallo – che il Consiglio regionale affronti questi temi non solo sull’onda della pressione mediatica. Va bene l’ordine del giorno, ma non possiamo fermarci solo a questo, ed e’ necessario capire cosa la Regione vuole fare su questi temi anche in presenza di un quadro nazionale nel quale stanno emergendo certi valori”.

A replicare a Gallo e’ stato il capogruppo del Pd, Romeo: “Rammento che questo delitto e’ maturato il giorno dopo la formazione di un governo che ha come ministro dell’Interno Salvini, che sul tema ha posizioni fuori della cultura democratica del Paese, e’ opportuno che il Consiglio regionale si esprima, anche perche’ il migrante maliano rivestiva anche ruoli sindacali, e questo e’ un elemento da valutare in quel contesto in cui non manca lo sfruttamento. Sono d’accordo che non possiamo limitarci a un odg, e per questo tempo fa ho presentato un testo di legge contro il caporalato e il lavoro nero, assorbito poi nel testo unico regionale contro la ‘ndrangheta e diventato modello anche fuori Calabria. Va raccolta l’esortazione di Gallo e va ulteriormente sviluppata. Inoltre, ricordo che il presidente della Regione e’ impegnato concretamente e in prima linea, e anche con risorse finanziarie per difendere esperienze significative come quelle di Riace, in base al principio per cui in Calabria le persone sono tutte uguali senza alcuna distinzione di alcun tipo. E allora il nostro ordine del giorno e’ dentro un contesto complessivo di politiche che vedono una particolare responsabilita’ della politica calabrese, in particolare della nostra”. Vincenzo Pasqua, del Gruppo Misto, ha invitato l’aula a “riflettere sul fatto che sulla vicenda si stanno facendo al momento solo congetture e a non scadere in una discussione che ha risvolti politici. Bisogna evitare di strumentalizzare questa tragedia. Fermo restando che ringrazio i colleghi firmatari dell’ordine del giorno, sarebbe piu’ opportuno – ha sostenuto Pasqua – che il Consiglio regionale si interrogasse su come dare risposte a tutte le fasce piu’ deboli della popolazione”. Ha quindi preso la parola il consigliere regionale del Pd, Domenico Bevacqua, secondo il quale “il tema dell’immigrazione va affrontato in primo luogo intervenendo nei Paesi dai quali partono i flussi, e condivido sull’opportunita’ di non farsi prendere dalle strumentalizzazioni e da atteggiamenti populistici, ribadendo comunque piena solidarieta’ a chi su questi temi e’ in prima linea come il sindaco Lucano di Riace, giustamente sostenuto dal presidente Oliverio”.

Si e’ quindi registrato l’intervento del capogruppo del Misto, Fausto Orsomarso: “A me i toni di Salvini non piacciono, e non li ho mai condivisi, ma non vorrei che oggi in quest’aula creassimo ulteriore confusione. Dobbiamo evitare di diventare miserabili e ridicoli ed evitare di mettere insieme tanti piani diversi: e’ qui – ha sostenuto Orsomarso – che avverto il peggiore populismo. C’e’ grande rispetto per una tragedia del genere, auspichiamo che gli investigatori facciano luce, ma non strumentalizziamo in modo vergognoso un dramma in primo luogo umano e non facciamo filippiche sulle cose del mondo. Per questo non mi sento di votare un ordine del giorno basato su questi presupposti, e prima di capire davvero cosa sia successo”. Il presidente della Commissione regionale anti-‘ndrangheta, Arturo Bova, di “Dp”, ha replicato a Orsomarso definendo “giustissimo l’ordine del giorno, sarebbe stato gravissimo che quest’aula soprassedesse sulla uccisione del giovane del Mali, perche’ ci sono stati undici colpi di lupare sparati contro migranti regolari, e’ stato un fatto davvero barbaro. Dov’e’ la strumentalizzazione? A chi critica l’ordine del giorno – ha rilevato Bova – consiglio una lettura molto piu’ attenta. La minoranza ha aperto una polemica davvero pretestuosa. E’ incredibile che su questo tema non siamo stati uniti”. Il capogruppo di Forza Italia, Domenico Tallini, invece, ha evidenziato come “il centrosinistra ha sempre ignorato questo tema dell’immigrazione favorendo cosi’ la Lega, e ha sempre avuto un atteggiamento buonista che ha aggravato la situazione. Ricordo che il fascismo non era razzista e quando si ando’ in Africa fu per un’opera di civilizzazione. C’e’ nel centrosinistra – ha detto Tallini – tanta ipocrisia su questi temi: avrei apprezzato di piu’ la maggioranza se avesse portato in aula qui l’esempio di una madre che ha avuto il figlio ucciso da un’autobomba piu’ che un ordine del giorno che in realta’ non e’ impegnativo”. Secondo Baldo Esposito, di Ncd, “bisogna condannare senza se e senza ma quell’episodio, e la Calabria e’ una terra di accoglienza e di tolleranza, ma la mozione mi sembra una brutta strumentalizzazione, un atto fuori luogo e persino esagerato laddove – ha evidenziato Esposito – sollecita l’assicurazione dei responsabili alla giustizia da parte di forze dell’ordine e della magistratura. E’ preferibile fare un documento di solidarieta’ piena al migrante morto e agli altri due feriti”. A questo punto il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, ha invitato i capigruppo a confrontarsi per varare un documento di sintesi tra le varie posizioni emerse nel dibattito.