Rossano: atti sacrileghi chiese diocesi, la condanna dei Giuristi cattolici

Rossano(Cosenza)- Riceviamo e cortesemente pubblichiamo una riflessione della presidente dell’Ugci, Unione giuristi cattolici italiani, di Rossano, avvocato Graziella Guido, sugli atti sacrileghi registrati in alcune chiese della Diocesi di Rossano – Cariati. “A ridosso della Processione delle processioni, quella del Corpus Domini istituita da Urbano IV nel XIII secolo e che segna la presenza reale di Cristo nell’Eucarestia, partecipata ogni anno da milioni di cristiani, ci lascia sgomenti e attoniti la notizia dell’ennesimo vile, blasfemo e sacrilego all’interno di una parrocchia della Diocesi di Rossano-Cariati. Comprensibile e pienamente condivisibile l’amarezza e la preoccupazione espressa dal Vescovo della Diocesi, S.E. Mons. Giuseppe Satriano al quale esprimiamo tutta la nostra solidarietà, estesa ai parroci e a tutti quei fedeli che quotidianamente profondono il loro impegno in attività tese al sostegno e alla vicinanza di chi versa nel bisogno spirituale e materiale.
Questo inquietante episodio, sfortunatamente non unico, inferisce un grave attacco alla nostra coscienza religiosa e una grave offesa al sentimento religioso di tutta la comunità cristiana. Simili atti che si alimentano delle fragilità della società attuale, se non controllati e arginati rischiano di compromettere l’ordinata convivenza civile. Dietro questo recrudescente fenomeno che dilaga ovunque, l’ombra del Satanismo e del business del mercato nero di reliquie sacre. Viviamo un’escalation di degradazione che è figlia dei tempi: un affievolimento nel popolo del senso religioso e del sano rispetto per il sacro. Maghi, cartomanti e cialtroni che sfruttano l’alto valore simbolico del Pane Eucaristico per creare filtri e pozioni magiche che venderanno a caro prezzo facendo leva sulla fragilità di persone disperate.
Purtroppo anche molti giovani vengono circuiti, plagiati e sfruttati da adulti senza scrupoli. Come non ricordare i Bambini di Satana e le Bestie di Satana che anni addietro aprirono uno scenario di morte e perversione frutto di devianze e frustrazioni.
Accorato l’appello del Vescovo principalmente alle famiglie e ad ogni educatore di non trascurare i segnali di disagio lanciato dai propri figli e da tutti coloro che vivendo situazioni di avversità sono fragili e perciò più deboli.
Quotidianamente i media propinano e, sovente impongono, modelli asettici che mettono in primo piano solo il successo, il benessere, il potere, la vanità. Il condizionamento psicologico è forte, di difficile individuazione il percorso giusto. Chi vive in situazioni a rischio ha difficoltà a sottrarsi ai modelli dominanti. Nascono le ossessioni: per il corpo come ancora di salvezza, per la tecnologia, unica fonte di socializzazione la rete, per tutti quei rituali che conducono a forme distruttive e/o autodistruttive, satanismo, cyber-bullismo, Blue Whale.
Non tutto del malessere e della vita psicologica dei ragazzi può essere capito ma gli adulti devono trovare il tempo di prendersi più cura di loro. Devono trovare il tempo per l’ascolto, per rivolgere loro domande profonde. Entrare in empatia con la loro vita. Abbiamo il dovere e la responsabilità morale di liberarli dal silenzio e dalla solitudine.
Lungo il loro cammino non più loschi e meschini tentatori ma buoni esempi di vita sostenuta, sostentata e supportata dai buoni valori cristiani”.
Papa Francesco in uno dei suoi tanti discorsi sulla famiglia così si esprime: “Quando le famiglie mettono al mondo i bambini, li educano alla fede e ai sani valori e insegnano loro a contribuire al bene della società, diventano una benedizione per il mondo. Le famiglie possono diventare una benedizione per il mondo”.
Non lasciamoci quindi rubare oltre Cristo da idolatrie momentanee, dal mondo effimero che stiamo costruendo intorno a noi e soprattutto non sottovalutiamo questo genere di reati che non sono il frutto di ingenue bravate ma di azioni criminose. Ed è per questo che da credenti e cittadini responsabili dobbiamo avere il coraggio di segnalarli e denunciarli per contrastare questo orribile e temibile fenomeno.

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