Autobomba Limbadi: madre vittima, “piu’ serena dopo tanto dolore”

Vibo Valentia, 25 giu. – “Spero che questa gioia che ho dentro non venga smorzata come l’altra volta (quando Rosaria Mancuso, fermata oggi, fu rilasciata dopo un arresto per armi, ndr). Stanotte non ho dormito affatto, ora sono felicissima. Il povero Matteo deve avere giustizia”. Lo ha detto Rosaria Scarpulla, mamma di Matteo Vinci, al termine della conferenza stampa tenuta dagli inquirenti a Vibo Valentia, nella sede del comando provinciale dei Carabinieri, per illustrare i risultati dell’operazione “Demetra” che stamane ha portato al fermo di 6 persone, accusate a vario titolo della morte di Matteo Vinci, ucciso il 9 aprile scorso in una campagna di Limbadi (Vv), da un ordigno esplosivo collocato sotto l’auto su cui era a bordo assieme al padre Francesco, rimasto gravemente ferito.
“Sono stati arrestati non i presunti colpevoli – ha aggiunto Rosaria Scarpulla – ma quelli reali. Io li ho visti, li ho indicati, ho fatto nomi e cognomi. Finalmente un po’ di serenita’. Ringrazio gli investigatori, ringrazio il procuratore Nicola Gratteri, ho fatto bene ad avere fiducia in lui. Questo risultato mi restituisce un po’ di gioia dopo tanto dolore. Rosaria Scarpulla si e’ poi detta “doppiamente felice” perche’ oggi si rechera’ a Palermo per raggiungere il marito, Francesco Vinci, che non vede dal 9 aprile scorso, giorno dell’attentato.

Autobomba Limbadi:madre Vinci protesta in Prefettura,chiede scorta
Rosaria Scarpulla, madre di Matteo Vinci, protesta nella sede della Prefettura di Vibo Valentia contro la mancata assegnazione della scorta, necessaria, afferma, per recarsi a Palermo a trovare il marito, ricoverato nel centro “Grandi ustioni” del capoluogo siciliano dal 9 aprile scorso per le gravi ferite riportate a causa dell’attentato con l’autobomba costato la vita al figlio. Ad accompagnare la donna e’ il suo avvocato, Giuseppe De Pace.

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