Lamezia: operazione “Golf tours” banda operava in tutta la Calabria

Lamezia Terme – I particolari dell’operazione “Golf tour” che ha portato all’esecuzione di 12 misure cautelari (5 in carcere, 2 ai domiciliari, insieme ad altre 5 misure), nei comuni di Lamezia, Catanzaro e Marina di Gioiosa Ionica, sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa nel commissariato di Lamezia Terme dal capo della Procura Lametina Salvatore Curcio, che ha coordinato le indagini e dal capo della squadra mobile di Catanzaro, Marco Chiacchiera.
Le indagini, coordinate dalla locale procura della Repubblica, sono state avviate dagli agenti del commissariato di Lamezia Terme all’indomani dell’omicidio di Francesco Berlingeri, avvenuto a Sambiase, frazione della citta’ calabrese, nel gennaio del 2017. Decisivi sono stati i riscontri sull’uso di una Golf (da qui il nome “Golf Tours” dato all’operazione) intestata ad un familiare della vittima dell’omicidio. Questo ha permesso di accertare a carico degli indagati diversi di furto e ricettazione in concorso perpetrati da alcuni soggetti appartenenti alla comunita’ rom, da tempo stanziali nella provincia di Catanzaro.
Un’indagine svolta contestualmente dagli uomini della squadra mobile di Catanzaro e del commissariato lametino  che ha portato a scoprire una vera e propria organizzazione criminale, con ruoli e vertici ben precisi, dedita ai furti e alla ricettazione. Una operazione ha detto il procuratore Curcio che dimostra che “Siamo impegnati su più fronti”, annunciando che “ci saranno altre operazioni anche nei confronti di colletti bianchi”, sottolineando inoltre che “l’attenzione della Procura su ogni forma di criminalità organizzata è elevata ed è a 360 gradi” , facendo rilevare che la procura non si occupa “solo di Scordovillo ma di tutte le manifestazioni criminali che si verificano nel territorio. Ci saranno anche altri procedimenti contro i colletti bianchi”, prosegue nel manifestare la massima attenzione della Procura e delle forze dell’ordine sulla città di Lamezia.
Dal canto suo Marco Chiacchiera, da poco a capo della squadra mobile di Catanzaro, parla di “un’attività di indagine che parte da qualche tempo e che ha permesso di scoprire una vera e propria banda di soggetti dediti ai furti. Furti programmati anche al fine di accontentare il ricettatore – aggiunge – che già sa qual è l’oggetto che riceverà”. Gli indagati avevano una conoscenza approfondita di tutto il territorio calabrese. I furti, infatti, non erano commessi solo nel lametino ma erano perpetrati un po’ in tutta la Calabria. L’operazione, evidenzia ancora Chiacchiera, ha consentito anche di recuperare il maltolto e in alcuni casi di restituirlo ai legittimi proprietari.
I destinatari del provvedimento  sono ritenuti responsabili di associazione per delinquere con lo scopo di commettere più delitti di furto e ricettazione. Una chiave di volta per le investigazioni è stata l’articolata attività mirata sull’uso di un’autovettura Golf intestata a un familiare della vittima dell’omicidio Francesco Berlingieri. Questo ha permesso di accertare e cristallizzare a carico dei correi molti episodi di furti ve ricettazioni in concorso perpetrati da alcuni soggetti appartenenti alla comunità rom, da tempo stanziali nella provincia di Catanzaro. Reati commessi sull’intero territorio calabrese (i furti avvenivano in vari esercizi commerciali, ma sono stati rubati anche mezzi di trasporto e agricoli) in un arco temporale che va dal febbraio al luglio del 2017, adottando un modus operandi che, per caratteristiche organizzative e sistematicità, ha consentito di ipotizzare l’esistenza di una vera attività di associazione per delinquere.
A seguito dei necessari riscontri, durante le indagini, sono stati numerosi i veicoli e il materiale proventi dei furti che sono stati rinvenuti e riconsegnati agli aventi diritto. I provvedimenti sono stati eseguiti a Lamezia Terme, Catanzaro e Gioiosa Ionica.
Ad essere colpiti, è emerso in conferenza stampa, anche esercizi commerciali, bar, imprese che venivano depredate del rame. “Bottino – dice il capo della mobile – che viene considerato prezioso”. Oggetto di furto, anche mezzi agricoli, che talvolta venivano utilizzati per effettuare i trasporti della merce rubata. “Bottino ingente – conclude Chiacchiera – che comprendeva anche oggetti di grande valore come mezzi di trasporto di importanti dimensioni”. Nel corso dell’operazione è stata sequestrata anche una falegnameria nella zona di San Pietro Apostolo definita “strumentale a tutte le attività”. Era, quindi, una sorta di base per la banda. A svolgere le attività d’indagine, è stato il sostituto procuratore della Repubblica, Marta Agostini.
I provvedimenti sono stati eseguiti dal Commissariato della Polizia di Stato di Lamezia Terme, Squadra Mobile della Questura di Catanzaro e dal Reparto Prevenzione Crimine Calabria di Vibo Valentia. Un arresto è avvenuto a Marina di Gioiosa Ionica. Uno di loro si è sottratto alle ricerche, “lo stiamo rintracciando” dice infine il capo della Squadra mobile.
Nell’operazione denominata “Golf Tours” in manette sono finiti: Cosimo Passalacqua, 45 anni; Giovanni Berlingieri, 59 anni; Giovanni Berlingieri, 53 anni; Angelo Guerino, 24 anni; Mario Maruca, 59 anni; Domenico Bevilacqua, 59 anni.

Mara Larussa e Giuseppe Natrella

 

 

,