Droga: operazione “Family gang”; Bombardieri, “gruppo pericoloso”

Reggio Calabria  – “Si e’ agito celermente per la spregiudicatezza di questi soggetti che avevano disponibilita’ di armi e che si riproponevano come dicevano chiaramente, monitorati dagli strumenti tecnici della polizia giudiziaria, di impadronirsi di Bagnara”. Cosi’ il procuratore capo della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, ha illustrato gli esiti dell’operazione “Family Gang”, che ha portato all’arresto di 10 persone accusate a vario titolo di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, tentato omicidio, violenza o minaccia a un pubblico ufficiale, minaccia aggravata, danneggiamento seguito da incendio, danneggiamento, ricettazione, detenzione e porto illegale di arma da sparo, con l’aggravante del cosiddetto “metodo mafioso”.
“Era un gruppo pericoloso – ha aggiunto Bombardieri – perche’ e’ stata accertata la disponibilita’ di armi. Uno dei riscontri e’ il sequestro di un fucile calibro 12 a pompa, con l’arresto del responsabile. Non avevano remore a utilizzare queste armi nei confronti anche di forze di polizia che potevano procedere al loro controllo, infatti in una di queste conversazioni ambientali vedendo in lontananza una macchina dei carabinieri commentavano “se ci controllano gli spariamo in faccia”. La pericolosita’ di questi soggetti – ha concluso il procuratore – e’ risultata evidente non solo per quello che dichiaravano, ma per quello che facevano”.

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