Autobomba Limbadi: in 4 restano in carcere, 2 liberi

Vibo Valentia – Quattro in carcere e due liberi. Questa la decisione del gip del Tribunale di Vibo Valentia, Gabriella Lupoli, per i fatti dell’autobomba di Limbadi del 9 aprile scorso costata la vita a Matteo Vinci ed il ferimento del padre Francesco. Il fermo non e’ stato convalidato per nessuno degli arrestati della Dda di Catanzaro non essendo stato ravvisato il pericolo di fuga. Contestualmente, pero’, il gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per: Rosaria Mancuso, 63 anni, il marito Domenico Di Grillo, 71 anni, Lucia Di Grillo, 29 anni (figlia di Rosaria Mancuso) ed il marito Vito Barbara, 28 anni, di Limbadi. Nei loro confronti anche l’accusa di un secondo tentato omicidio ai danni di Francesco Vinci (pestato brutalmente nell’ottobre del 2017), la detenzione illegale di armi ed esplosivo e l’accusa di estorsione aggravata dalle modalita’ mafiose. Per questo ultimo reato erano stati fermati anche Salvatore Mancuso, 46 anni, di Limbadi (fratello di Rosaria Mancuso) e Rosina Di Grillo, 38 anni, di Limbadi figlia di Rosaria Mancuso. Nei loro confronti non e’ stata emessa alcuna misura e ritornano pertanto in liberta’.

,