Operazione Multiservizi: tra gli arrestati il lametino Domenico Pileggi

Lamezia Terme – C’è anche un lametino tra i destinatari del provvedimento emesso dalla procura di Paola sulla gestione di diversi appalti pubblici nel Comune di Amantea. Si chiama Domenico Pileggi, ex funzionario del Comune di Lamezia Terme, poi passato in servizio in quello di Amanatea. E’  finito in carcere insieme al’imprenditore Fabrizio Ruggero, mentre i domiciliari sono stati disposti per l’assessore comunale all’istruzione Emma Pati, per il comandante dei vigili urbani Emilio Caruso, per il vigile urbano Giacomo Bazzarelli e per Mario Aloe funzionario del Comune.
Sono stati arrestati dalla Guardia di finanza nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Paola sulla gestione di diversi appalti pubblici nel Comune di Amantea.
Le accuse riguardano turbativa di gare pubbliche, di procedimenti di scelta dei contraenti e tentata concussione. In particolare si fa riferimento servizi di derattizzazione e disinfestazione del territorio, lavori, servizi di assistenza e manutenzione del porto turistico, servizi di refezione scolastica e gestione dei parcheggi.

 

“E’ un’indagine particolarmente complessa e articolata”. Lo dice il capitano Paolo Marzano, Comandante della guardia di finanza di Paola (Cosenza), in relazione agli arresti che sono stati effettuati oggi ad Amantea e riguardanti funzionari comunali. “Sono stati violati il principio di buon andamento della pubblica amministrazione, il principio di economicita’, efficacia ed efficienza e, non da ultimo, il principio della libera concorrenza”. Per il procuratore di Paola, Pierpaolo Bruni, “i vantaggi erano a favore degli imprenditori che beneficiavano di questi favori, di queste collusioni, a discapito di imprenditori che non avevano le stesse amicizie o contatti nella pubblica amministrazione, con danni che sono sotto gli occhi di tutti, perche’ se si opera in regime di monopolio, le imprese non favorite sono destinate al fallimento”. “Non abbiamo prove che, in cambio di questi favori – ha detto ancora Bruni – ci sia stato un procacciamento o un impegno elettorale”. “Non vogliamo neanche generalizzare e dire che tutti quelli che lavorano nel Comune di Amantea – ha detto ancora il procuratore – abbiano atteggiamenti discutibili”. Gli imprenditori favoriti avevano spesso problemi con il Durc, il Documento Unico di Regolarita’ Contributiva, ma vincevano lo stesso gli appalti. Il volume di affari rilevato ammonta a 170.000 euro per i lavori al porto turistico, 150.000 euro per la refezione scolastica, 10.000 euro per la derattizzazione e 38.000 euro per i parcheggi a strisce blu.

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